Giornate di fine anno impegnative per il Veneto e per il capoluogo lagunare, che sta facendo i conti con maltempo e acqua alta.
Anche con il terremoto, avvertito alle 12.20 un po’ in tutta la costa Adriatica, da Trieste all’Abruzzo.
L‘epicentro è stato a Zagabria, in Croazia, dove, secondo quanto ha reso noto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si è registrata una magnitudo di 6.3 e, oltre al panico, si sono verificati parecchi danni alle abitazioni.
Nel Veneto, qualche minuto con il fiato sospeso e il pensiero a un anno che sta mettendo tutti a dura prova.
Venezia saluta l’anno con l’acqua alta
L’ondata di maltempo che ha portato anche qualche fiocco di neve oltre a bufera di vento e acqua in Laguna già il 29 dicembre, è passata senza far registrare gravi danni.
Anche se bora e successivo scirocco, che hanno alzato forti onde, hanno completamente distrutto il presepio sull’acqua di Burano.
Per i prossimi giorni le previsioni meteo non destano preoccupazioni.
Il fenomeno dell’acqua alta, sia pur in evoluzione continua, sarà comunque una costante.
30 e 31 dicembre 2020
Gli esperti del Centro Maree del Comune di Venezia confermano infatti valori di marea sostenuta, con un picco di 120 centimetri, alle 11 della mattina del 30 dicembre.
Per il 31 dicembre, invece, il livello massimo dovrebbe assestarsi a 105 centimetri alle 11.30.
Essendo comunque un livello inferiore a quello precedentemente annunciato, ancora non è stato deciso se il sistema Mose sarà attivato comunque, come previsto, o meno.
Fine anno con l’acqua alta
Il Sistema di paratoie mobili viene attivato infatti quando le previsioni indicano un picco di marea di almeno 130 centimetri. Il MOSE è di fatto ancora in fase di sperimentazione e i lavori si concluderanno entro fine 2021, anche se fino a ora i vari test effettuati in concomitanza con le numerose maree sostenute degli ultimi due mesi sono stati positivi e la città è rimasta all’asciutto.
«A seguito di un interessante fenomeno che si è verificato questa mattina, non ci aspettiamo picchi elevati – anticipa il responsabile del centro Maree del Comune di Venezia Alvise Papa – . Mentre infatti in mare aperto a 30 – 40 km dalla costa c’era un vento da sud, lungo la costa veneziana soffiava una brezza da nord. L’incontro di queste due correnti ha fatto sì che venisse smorzata la sessa e che la marea non raggiungesse il livello previsto. Questo potrebbe succedere anche nei prossimi giorni, mantenendola a livelli contenuti».