Il commissario delegato alla gestione dell’emergenza per le acque alte ha annuciato le proroghe alle scadenze nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale
Il nuovo termine per presentare le domande di risarcimento danni dovuti all’alta marea eccezionale è fissato al 30 gennaio 2020.
Questo per andare incontro a cittadini e imprese, che hanno così un maggior tempo a disposizione per inoltrare le loro richieste di rimborso spese.
E’ stata anche prorogata dal 28 febbraio al 30 aprile la scadenza che riguarda la rendicontazione.
Uno slittamento per venire incontro alla difficoltà di avere pronta la documentazione necessaria da allegare alle domande.
Le richieste per i danni da acqua alta
A oggi risultano compilate 6.369 domande finalizzate all’ottenimento del risarcimento dei danni subiti: 3.530 riguardano privati cittadini, 2.839 sono quelle avanzate invece dalle imprese.
Il totale della resa dei conti ammonta così a oltre 41 milioni di euro.
Mentre l’iter procede, dietro l’angolo si riaffaccia lo spettro dell’ “aqua granda”. Il Centro Maree del Comune ha infatti comunicato l’allerta per sabato 21 con un picco alle 6 di 140/145 centimetri.
Il patrimonio pubblico
Il commissario per l’emergenza Luigi Brugnaro ha presentato in apertura del Consiglio Comunale una relazione puntuale sui danni subiti anche dalle strutture pubbliche con l’elenco dei costi necessari per le sistemazioni. Per queste si arriva a 347 milioni. In particolare sono stati illustrati, uno per uno, tutti gli interventi già compiuti o comunque autorizzati, nell’ambito dei primi 20 milioni di euro arrivati dal Governo per Venezia. Interventi – ha spiegato Brugnaro – che ammontano al momento a circa 16.300.000 e che riguardano tutti il ripristino di danni al patrimonio pubblico.