A metà novembre online la procedura per il risarcimento dei danni causati dalla marea eccezionale del 2019 e rientrati nella lettera “E” del bando. Arrivano i fondi dal Governo
Ci sono voluti 4 anni e qualcuno oramai non ci sperava più.
Invece i risarcimenti per i danni subiti a causa dell’acqua alta eccezionale che ha colpito Venezia il 12 novembre 2019 arriveranno anche per i privati e le attività economiche che, nel bando pubblicato già il 27 novembre di quell’anno, erano stati collegati alla lettera E.
Quella dei veneziani rimasti in coda perché sottoposti a una diversa procedura di liquidazione legata a copertura economica diretta dal Governo.
Così, se i cittadini delle lettere A, B e C sono stati subito risarciti dal Comune di Venezia, i 1222 che hanno presentato istanza procedibile per la lettera E del bando (903 di privati e 319 di imprese), riceveranno direttamente sul loro conto bancario il dovuto entro fine anno.
Brugnaro: “A metà novembre sarà online la procedura”
“Abbiamo lavorato in silenzio nel corso di questi mesi per poter arrivare finalmente all’obiettivo e ringrazio i Ministeri competenti e la Protezione Civile per l’impegno profuso – ha annunciato il sindaco di Venezia e commissario straordinario Luigi Brugnaro -. A metà novembre sarà messa online la procedura per completare le istruttorie di lettera e) attraverso le quali si andrà a definire il singolo importo di rimborso, legato alle tabelle ministeriali. Sono passati quasi 4 anni da quella terribile notte, che nessun veneziano ha dimenticato. Dopo il grande lavoro fatto dalla struttura commissariale per il ripristino delle infrastrutture e per l’erogazione dei contributi di lettera c) per oltre 5.000 domande ed un importo complessivo che ha superato i 34 milioni di euro avvenuto in pochi mesi, ora – ha concluso- passiamo alla fase finale con la lettera e), per la quale aspettavamo la copertura economica del Governo”.
“L’ammontare complessivo delle richieste era di 33 milioni 682 mila 603,16 euro, previa riduzione di ciascuna istanza entro i limiti massimi previsti dall’O.C.D.P.C. n. 932 del 13 ottobre 2022, pari a 150.000,00 per i privati cittadini ed euro 450.000,00 per le attività economiche e produttive“, spiega il comune di Venezia.
Ad arrivare saranno di fatto 25 milioni 430 mila euro: il 75,5% .
Il bando del 2019
Il bando si suddivideva in 5 lettere.
La “A” riguardava i danni alle persone. La lettera “B”, invece, i lavori che i soggetti attuatori (da Insula, a Veritas ad Avm) dovevano svolgere per ripristinare le funzioni della città. Interventi di urgenza per i quali, fin da subito, erano stati stanziati i primi 20 milioni di euro.
La lettera “C” includeva invece i danni “minori” per entità, ma decisamente più importanti nell’ottica della quotidianità: costi per ripristinare urgentemente case o attività. Con un massimale di 5 mila euro per i privati e di 20 mila euro per le aziende.
Tutto ciò che eccedeva queste soglie o che non rientrava tra i beni indispensabili è ricaduto nella lettera “E”, quella che ha richiesto, da parte dei richiedenti, una relazione asseverata da parte di un perito e per la quale il Governo ha facoltà di stabilire in quale percentuale effettuare il risarcimento.
A vigilare sul tutto, con controlli atti a garantire che i fondi non finissero nelle mani di speculatori o truffatori, è stata la Guardia di Finanza, con cui il commissario straordinario Luigi Brugnaro ha sottoscritto un accordo.
“Con ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile, sono state stabilite le disposizioni per la concessione di contributi a soggetti privati e attività economiche per gli eventi calamitosi degli anni 2019 e 2020 – spiega il sindaco Luigi Brugnaro – Pertanto, il Comune di Venezia, quale Amministrazione competente in via ordinaria all’esercizio delle funzioni del Commissario Delegato, ora provvederà alle attività di raccolta, integrazione e aggiornamento delle istruttorie relative ai contributi di cui all’articolo 25 comma 2 lettera e) del D. Lgs. 1/2018” dell’Acqua Granda”.