La pandemia da coronavirus ci ha costretti in casa per mesi senza possibilità di avere rapporti umani se non attraverso videochiamate, app di incontri e social network.
Questo ha fatto aumentare in modo esponenziale i reati online, tra i quali quelli nei confronti dei minori.
I dati emersi dall’evento promosso da Telefono azzurro in occasione della giornata nazionale contro la pedofilia rilevano un incremento, rispetto all’anno precedente, con 6 casi al mese di abusi sessuali offline e 5 online. Ben 11 tragici eventi al mese solo in Italia, anche se il fenomeno dilaga ovunque, tanto che l’Unione europea vuole creare un Centro europeo per prevenire e contrastare i soprusi.
Vittime sempre più giovani
Le violenze, per le quali la Lombardia vanta il triste primato delle segnalazioni, 20% offline e 26% online, sono perpetrate per lo più all’interno delle proprie mura domestiche o in quelle di parenti.
L’incremento riguarda anche il reato di pedopornografia (+132%), che rappresenta il 77% dei crimini commessi sui minori.
Il sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto ha rilevato durante l’evento organizzato da Telefono Azzurro che nell’ultimo anno si è registrato anche un abbassamento dell’età delle vittime, con 14 casi di abusi subiti da minori con età al di sotto dei 13 anni (di cui 4 casi in fascia di età inferiore a 9 anni, che nel 2019 era pari a zero) a fronte dei 2 casi del 2019.
Un Piano contro gli abusi
I dati, allarmanti, sono stati illustrati alla presenza del ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti e del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, che hanno rilevato il ruolo fondamentale dell’educazione per sconfiggere un tragico fenomeno duro a morire.
Proprio l’educazione è uno dei capisaldi del Piano per l’Infanzia e l’Adolescenza che il Governo sta approntando per la ripartenza.
“Pedofilia e pedopornografia sono fenomeni che non riconoscono a bambine e bambini la dignità – ha detto la ministra – Telefono Azzurro dà voce al silenzio delle vittime, creando un luogo di ascolto, relazione e speranza”.
Il Piano per l’Infanzia e l’Adolescenza dovrà andare oltre, definendo, nella sua sezione dedicata alla prevenzione e al contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori, strategie ed azioni volte a sconfiggere il fenomeno.
Valentina Rossi