Chiesto l’ergastolo per Filippo Turetta e condannato Alessandro Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano. L’onorevole Semenzato: “Educazione e comunità sono le chiavi per fermare questa piaga”
Oggi, 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il nome di Giulia Cecchettin, giovane vittima di femminicidio, è diventato simbolo di memoria e speranza.
A Chirignago, Venezia, è stato inaugurato un parco a lei dedicato, un luogo che onora la sua passione per la natura e lancia un messaggio potente contro la violenza.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, autorità locali, studenti e lo zio materno di Giulia, Andrea Camerotto, che ha ricordato il legame della nipote con la natura e l’importanza di preservarne il ricordo come simbolo di lotta contro ogni forma di violenza.
“Con questa intitolazione, la nostra Amministrazione vuole rendere omaggio a Giulia e alla sua famiglia – ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – Dedicarle un parco, che è stato realizzato come luogo per i giovani i bambini e le famiglie, è un modo concreto per ricordarla tutti i giorni nella nostra città, in un luogo che vogliamo diventi luogo di incontro, riflessione e ispirazione per le generazioni future, affinché non dimentichino mai il valore della vita e dell’impegno sociale. Ribadiamo, ancora una volta, il nostro no alla violenza di genere”.
Il parco, dove per l’occasione è stato creato un grande fiocco rosso delimitato da 22 vasi di fiori rossi come l’età di Giulia, è una zona verde con giochi per bambini, area fitness, due percorsi ciclopedonali e verde pubblico per un totale di oltre 16.000 metri quadrati.
Filippo Turetta: il processo e la richiesta di ergastolo
Giulia Cecchettin, 22 enne di Vigonovo, è stata brutalmente uccisa l’11 novembre 2023 dal suo fidanzato, Filippo Turetta, che non accettava la fine della loro relazione.
Un delitto che ha scosso l’intero Paese.
Nella stessa giornata dell’intitolazione del parco, nelle aule di giustizia di Venezia il nome di Giulia è stato al centro del processo contro Turetta, per il quale il pubblico ministero ha chiesto la pena dell’ergastolo, col riconoscimento delle aggravanti della crudeltà e della premeditazione sostenendone “una pericolosità sociale elevatissima e una totale assenza di pentimento”.
Il caso Impagnatiello: un’altra Giulia e la condanna
Una condanna all’ergastolo è invece stata emessa per Alessandro Impagnatiello, colpevole dell’omicidio di Giulia Tramontano, la giovane fidanzata incinta di sette mesi da lui uccisa nel maggio 2023.
Semenzato: il ruolo della comunità
In questa giornata di memoria e giustizia, l’onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e le violenze di genere, ha evidenziato come la lotta contro la violenza alle donne debba coinvolgere l’intera società. “Dobbiamo creare un patto fra famiglia, scuola e società civile”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di educare i giovani al rispetto e di insegnare a riconoscere segnali di pericolo.
Presente all’inaugurazione del parco dedicato a Giulia Cecchettin a Venezia, la presidente Semenzato ha ricordato che combattere la violenza di genere ” è un lavoro corale e di responsabilità di cui tutti noi dobbiamo farci carico”. “Dobbiamo dare giustizia e appoggio alle donne che si trovano coinvolte in situazioni di violenza – ha ribadito -. Bisogna abbattere i muri e la famiglia Cecchettin lo ha fatto raccontando la storia di Giulia a tutte le generazioni, il gesto dell’amministrazione comunale di oggi ha deciso di onorare Giulia con un parco che è segno di rigenerazione per tutti i giovani e per Giulia”.