Una struttura all’avanguardia e 43 tecnici specializzati: Veritas punto di riferimento per tutto il Veneto
Il territorio veneziano si arricchisce di una nuova struttura all’avanguardia dove da oggi in poi proseguirà il lavoro costante di controllo dell’acqua che esce dai nostri rubinetti.
E’ il nuovo laboratorio di analisi del Servizio Idrico Integrato di via Orlanda, a Mestre, che trova posto all’interno del nuovo Centro direzionale di Veritas, inaugurato tra gli altri alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, del presidente di Veritas Marco Bordignon e il direttore generale Andrea Razzini.
Il compito fondamentale del laboratorio è di assicurare che l’acqua erogata dall’acquedotto pubblico goda sempre di ottima salute con un’attenzione costante anche su temi emergenti quali ad esempio il riconoscimento delle microplastiche fino a 10 micron e l’individuazione di nuovi inquinanti.
Per questo ogni anno analizza oltre un milione di parametri su oltre 50 mila campioni.
Un punto di riferimento per tutto il Veneto, nessuna traccia rilevabile di Pfas nell’acqua erogata da Veritas
Nella nuova struttura, che si sviluppa su una superficie di 1.655 metri quadrati, Veritas ha raggruppato tutte le attività di laboratorio che sono svolte da tecnici specializzati e strumentazione all’avanguardia che consentono di prestare servizi a quasi tutto il Veneto, in particolare per numerose aziende del Consorzio Viveracqua. Particolare attenzione già dal 2016 è riservata da Veritas nell’individuazione di Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche che ormai si trovano un po’ dappertutto, dalle pentole antiaderenti agli indumenti e scarpe impermeabili, alcuni imballaggi alimentari, pesticidi e anche acque del rubinetto. Sono sostanze chimiche estremamente persistenti nel nostro ambiente e organismo che possono provocare effetti negativi sulla salute come danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro.
La buona notizia è che nell’acqua erogata da Veritas non ci sono tracce rilevabili di Pfas.
Fino a oggi il laboratorio ha ricevuto 800 campioni prelevati in vari punti dell’acquedotto sui quali sono state eseguite oltre 12 mila analisi di singoli composti fluorurati.
Il limite di quantificazione per la ricerca in accordo con Arpav e altri laboratori della rete ViveracquaLab è stato fissato a 5 nanogrammi/litro e non ne sono state trovate tracce.
Arpav e Ulss le altre sentinelle dell’acqua
A vigilare sulla qualità dell’acqua e svolgere controlli in maniera indipendente sono anche l’Arpav e le Ulss competenti cui spetta, attraverso il Servizio igiene alimenti e nutrizione, il giudizio di potabilità.
I controlli sono effettuati nelle varie fasi del ciclo idrico, dalla sorgente alla rete di distribuzione.
Il laboratorio di Veritas svolge anche importante attività di ricerca per il Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche e l’ISS, Istituto Superiore della Sanità. In particolare gli esperti si occupano di analisi e verifiche sugli inquinanti emergenti, altri componenti chimici e presenza di virus, farmaci e sostanze d’abuso per Conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Oltre alla rete dell’acqua potabile – ha sottolineato il primo cittadino di Venezia Luigi Brugnaro – Veritas segue tutto il servizio idrico integrato sul quale sta investendo decine di milioni per il suo efficientamento. L’acqua, fonte di vita, è al centro di questo processo, nelle sue diverse forme e modalità di gestione , acqua di superficie e di falda, acqua dolce e salata, acque bianche e acque nere, acque meteoriche e di dilavamento”.
In Italia i principali protagonisti nella gestione dell’acqua sono le AATO, Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale operanti nel proprio territorio di competenza.
Location e struttura all’insegna della sostenibilità
Il nuovo laboratorio di Veritas è accreditato secondo la norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17025 e classificato a livello di biosicurezza che garantisce il totale contenimento del rischio biologico e chimico.
Come ha spiegato il direttore generale di Veritas Andrea Razzini, l’edificio che lo ospita è stato realizzato con materiali sostenibili e in grado di assicurare risparmio energetico e idrico, riduzione delle emissioni di CO2 e utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, tra le quali un impianto fotovoltaico e colonnine per la ricarica di mezzi elettrici. Un occhio green riguarda anche gli arredi e i mobili, realizzati utilizzando il legno riciclato raccolto con le differenziate di Veritas in ottica di economia circolare.
Non solo. La struttura gode di aree verdi esterne e di sistemi di verde verticale in grado anche di schermare dal sole. L’impiego di materiali sostenibili a elevata efficienza energetica permette di ridurre di oltre il 60%, rispetto ai minimi di legge, il consumo di energia primaria. Tra qualche mese, su deliberazione già avvenuta della Giunta comunale di Venezia, saranno appaltati da Veritas quale soggetto attuatore, i lavori per la realizzazione nel prospiciente terreno di una strada, una pista ciclabile, tre rotatorie e un grande parcheggio scambiatore.