E’ veloce e rincorre le sue prede anche per 10 metri. Ecco come agisce e quali conseguenze ci sono se a morderci è una “Zecca Marginata”
Potrebbe sembrare uno dei peggiori incubi.
Una grande zecca, di dimensioni anche dieci volte maggiori rispetto a quelle che conosciamo, che ci insegue lungo un sentiero, un bosco, una landa carsica, tra le pietre ed erbe corte.
In realtà potrebbe non trattarsi di un brutto sogno ma di una situazione reale.
L’Hyalomma marginatum, la “Zecca marginata”, infatti, ha trovato modo di insediarsi in Italia e, dopo le zone di Lecco e del lago di Como, ha messo “radici”, con una “presenza abbastanza cospicua”, anche sul Carso Triestino.
La nota dei ricercatori del Museo di Storia Naturale
A renderlo noto sono gli stessi ricercatori del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, che ne hanno accertato la presenza.
E che se da un lato danno l’allarme, perché questa sanguisuga di origine tropicale non attende che la sua “preda” gli cada addosso ma può rincorrerla anche per una decina di metri se dalle vibrazioni del terreno la sente arrivare, dall’altro evidenziano che, date le sue dimensioni, è “più facile da osservare e da rimuovere”.
Niente panico, dunque, ma una giusta attenzione.
L’importante è che, qualora il parassita si sia attaccato al nostro corpo, sia tolto immediatamente. E che magari si faccia una capatina dal medico. Perché, più è il tempo durante il quale può restare attaccata, più la Zecca Marginata può trasmettere gravi zoonosi.
Riesce a percepire l’arrivo di un animale anche a 100 metri di distanza
“Singoli esemplari di questa zecca, originaria di ambienti caldi e secchi del Mediterraneo meridionale, erano già stati rilevati in passato – si legge nella nota che i ricercatori hanno redatto per informare la popolazione – Ma sinora gli inverni freddi avevano scongiurato l’insediarsi di popolazioni locali. Negli ultimi anni, il nostro inquinamento climatico ha annullato le prolungate gelate invernali sul Carso; ciò, con ogni probabilità – concludono gli esperti – ha consentito l’insediamento di popolazioni della Zecca Marginata, attualmente ritrovate soprattutto nella parte orientale della provincia di Trieste”.
E non occorre andare laddove ci siano erbe alte e umide per imbattervisi, perché questa zecca abita “zone aperte assolate con erbe corte e pietre”.
Secondo altre fonti, la zecca tropicale riesce a sentire l’arrivo di un animale anche a 100 metri di distanza. E si muove velocemente.
Tra le malattie che può trasmettere ci sono la febbre emorragica Crimea-Congo o il “virus del Nilo occidentale”, oltre alla malattia di Lyme e la TBE, l’encefalite da zecche, contro la quale esiste comunque un vaccino.