Il miglior parco acquatico d’Italia lancia nuove attrazioni e si attrezza per richiamare i visitatori anche d’inverno
Il presente fa rima con “premio come miglior parco a tema acquatico d’Italia”, riconoscimento arrivato ai Parksmania Awards per la decima volta consecutiva. Il domani, che poi è la prossima estate, si chiama “New Port Royal”, la nuova area tematizzata presentata ufficialmente nelle scorse settimane. E il futuro prossimo sarà fatto per essere vissuto tutto l’anno, grazie alla copertura delle attrazioni e a un super hotel da 400 stanze capace di catalizzare l’attenzione di turisti di tutto il mondo. Tutto questo in Aqualandia. Non un semplice parco acquatico, ma “il” parco per eccellenza, nato negli anni delle alghe e ora diventato una perla tra le attrazioni del Nord Italia. «E anche i nuovi investimenti – spiega il patron Luciano Pareschi – confermano l’instancabile tensione verso l’eccellenza della nostra impresa familiare che destina ogni anno un milione di euro a nuove attrazioni e rinnovo di Aqualandia».
Le prossime attrazioni, dunque. Si comincia con “New Port Royal”, un villaggio piratesco dei Caraibi realizzato su 1500 metri quadrati degli 80.000 totali del parco. «Ricreerà l’ambientazione realistica dello storico villaggio dell’omonima isola dove si rifugiavano i pirati celebri dopo avere saccheggiato i mercantili spagnoli», ha spiegato Carla Cavaliere, project manager degli scenari di Aqualandia. Ma per il 2017 le sorprese non finiscono qui. Il parco di Jesolo sarà, infatti, il primo al mondo a lanciare la realtà virtuale, con la quale sarà equipaggiato il già adrenalinico scivolo Scaryfalls, grazie a speciali caschetti 3D. «Il valore aggiunto della realtà virtuale – spiega ancora Pareschi – inaugurerà una nuova concezione del divertimento ad Aqualandia, continuando il percorso di innovazione già intrapreso con Jungle Jump, il doppio scivolo tematizzato, considerato la prima attrazione Social al mondo, che nel 2016 ci ha permesso di diffondere nel web 50.000 video, che hanno generato 14 milioni di visualizzazioni. Risultati che contiamo di moltiplicare nel 2017 rendendo “social” anche Spacemaker e Bungee Jumping. La nuova zona tematizzata si aggiungerà ad un’esperienza “Social Park” Aqualandia sempre più condivisa nel web: scelte che nell’ultima stagione ci hanno già premiato con il 18% di aumento degli ingressi anche grazie all’ottimo meteo ed alla crescita turistica del 3% della località balneare di Jesolo».
E poi si passa al medio periodo. «Nel medio periodo – ha aggiunto – l’offerta di Aqualandia aspira a consolidarsi come Club di prodotto, realizzando anche un hotel con 400 stanze e 300 service apartments, oltre allo sviluppo dell’attuale Funnyland su tre livelli, facendone un vero e proprio Family Park. Progetti, per una parte dei quali abbiamo dato mandato ad una multinazionale immobiliare di cercare un partner investitore, che renderanno Aqualandia fruibile tutto l’anno. Il cambiamento, completato da una copertura indoor, potrebbe intercettare da febbraio a novembre i 60 milioni di turisti orientali che secondo le previsioni sceglieranno Venezia nel prossimo futuro, giustificando un collegamento diretto via mare tra Jesolo e il capoluogo».
L’ispirazione per il futuro di Aqualandia “versione indoor” potrebbe arrivare dalla suggestiva copertura a padiglione di “Tropical Island”, parco acquatico tedesco a 60 chilometri da Berlino nato dalla fantasia di un imprenditore malese che ha recuperato un hangar militare e lo ha trasformato in 66.000 metri quadri al coperto con albergo, spa, piscine, palme, temperatura tra 25 e 28 gradi in tutte le stagioni. Una location da favola costata 70 milioni di euro, dei quali l’imprenditore ne ha tirati fuori solo 17, perché il resto li ha finanziati l’ente Brandeburgo.
Tutto questo è Jesolo d’inverno
Gli investimenti di Aqualandia vanno ad aggiungersi alla crescita di una città come Jesolo, sempre più leader della ricettività e del divertimento, alla ricerca di iniziative e attrazioni che portino ad un allungamento della stagione. «Dal canto nostro – spiega il sindaco Valerio Zoggia – stiamo già facendo uno sforzo per trattenere oltre la stagionalità chi frequenta la città balneare, rendendoci conto che d’inverno non basta più avere a Jesolo solo il presepe di sabbia. Quindi ben vengano iniziative come quella di Aqualandia e di altri che investono nell’allungamento stagionale permettendo a Jesolo di fare davvero un salto di qualità. Ci impegneremo al suo fianco per realizzare questo progetto da sogno ad Aqualandia».
Indubbiamente, il punto di partenza resta comunque il presepe di sabbia, progetto maturato pochi anni fa, quando per la prima volta venne deciso di realizzare la grande festa di San Silvestro in piazza e, nel contempo, realizzare una iniziativa che potesse tenere viva l’attenzione durante tutto il periodo natalizio, poi individuata nel Sand Nativity. Eventi fino a prima impensabili per una località di mare, ma che trovarono ben presto terreno fertile, con una città che cominciò a rivitalizzarsi in periodi solitamente di letargo. Oggi il Sand Nativity (che vanta diversi tentativi di imitazione) supera le centomila presenze.
La notte di San Silvestro porta a Jesolo migliaia di persone, tra la festa in piazza e quella al Pala Arrex (senza contare le varie feste dei locali). Nell’ultima edizione delle festività natalizie è stato realizzato lo Jesolo Christmas Village che ha portato in piazza Mazzini diverse decine di migliaia di persone. Al Pala Arrex vengono organizzati grandi concerti (vedi Elisa, Ligabue, Baglioni/Morandi). Strutture come il Sea Life e il Tropicarium Park tengono aperto. Ottime basi, insomma, per riuscire ad arrivare all’obiettivo dell’allungamento della stagione che, con progetti come quello di Aqualandia, può non essere più una utopia. (F.C.)