Vincere le sfide che il tessuto economico si trova a dover affrontare. E farlo insieme, mondo accademico e imprenditoriale. Valorizzando al massimo, nel contempo, anche il percorso formativo degli studenti e rendere così il loro titolo di studio molto più spendibile nel mondo del lavoro. L’Università Ca’ Foscari di Venezia si conferma ancora una volta attenta ai mutamenti del sistema produttivo e della società, attraverso la conclusione di un accordo strategico con il Cuoa.
L’accordo
Con la firma in rettorato, le due eccellenze nell’ambito dell’alta formazione e delle Business School hanno avviato una collaborazione mirata allo sviluppo di strategie di sistema in campo formativo a partire dalle rispettive competenze. Ca’ Foscari e Cuoa si sono trovati da subito in sintonia sull’obiettivo. Sono dunque bastati 11 mesi dai primi contatti alla sottoscrizione. L’accordo, di durata triennale, si tradurrà dal prossimo autunno nell’organizzazione di master universitari ed executive e laboratori, oltre alla costituzione di osservatori focalizzati su attività di ricerca applicata.
Si tratta di una vera e propria partnership sinergica, alla quale le due realtà coinvolte contribuiranno in maniera complementare con le specifiche competenze e professionalità maturate negli anni.
I primi tre ambiti
I prossimi tre mesi serviranno per svolgere l’attività di co-progettazione dei corsi. Si partirà da 3 ambiti tematici, a cui se ne potranno aggiungere altri al termine del primo anno. Il primo tema è l’“International management”, riguardo al quale ci sono molte idee e progetti. Il secondo, “Sustainable building”, intende introdurre un nuovo modo di affrontare il tema delle costruzioni, che sta da anni attraversando un momento particolarmente problematico nell’economia italiana. Il terzo riguarda “Food and wine”, cibo e vino: un settore in cui c’è già una grande offerta, ma Ca’ Foscari e Cuoa intendono costruire in materia un percorso di eccellenza.
I corsi saranno proposti sia in inglese che in italiano e le attività si svolgeranno tra Venezia e la sede del Cuoa di Altavilla Vicentina. Una proposta “a geometria variabile”, legata anche alla provenienza dei partecipanti.
Attenti alle trasformazioni del mondo del lavoro
Con l’accordo, si crea quell’interfaccia tra mondo istituzionale ed accademico che, come ha sottolineato il rettore di Ca’ Foscari, Michele Bugliesi, oggi è sempre più fondamentale. “Per le imprese e per il territorio, il mondo del lavoro deve riacquistare nuove competenze e intercettare i processi di innovazione”, ha ricordato Bugliesi. Dal 2011, così, l’ateneo veneziano ha creato la sua “Challenge School”, una realtà dedicata all’alta formazione e all’apprendimento successivo alla laurea. Nell’ultimo anno, ha coinvolto 900 persone, in 25/26 master. E altre 3.000, nel 2019, hanno seguito gli altri corsi, più o meno lunghi. “Dopo un periodo di crescita – spiega il rettore – adesso siamo pronti a fare un salto di qualità. E l’accordo con il Cuoa servirà proprio a questo”. Un sistema virtuoso in grado di ulteriore creare capacità attrattiva internazionale verso l’università di Venezia.
Un’opportunità anche per le imprese
I benefici, come detto, saranno molteplici. Anche il mondo dell’imprenditoria, rappresentato dal Cuoa, può trarre nuova linfa dalla sinergia con quello universitario. “Le imprese – ha ammesso il presidente del Cuoa, Federico Visentin – spesso hanno il retaggio di voler fare tutto da sole, anche in tema di quella formazione che sta diventando un ambito sempre più critico. Avere un partner come Ca’ Foscari ci aiuta ad affrontare le nuove sfide”. I manager che usciranno da questi cicli formativi, così, daranno una mano alle tante piccole imprese del nostro territorio anche ad aprirsi verso l’estero.
“Qui – ha concluso il direttore scientifico del Cuoa, Alberto Felice De Toni – parleremo di management e di cultura d’impresa. Nel panorama italiano abbiamo grandi Business School, come quella della Bocconi o quella della Luiss. Ma nessuna, come questa, in cui confluiscono università ed imprese”.