Il Consiglio dei ministri, nell’ultima seduta prima della pausa estiva, approva una serie di misure che spaziano fino alle licenze dei taxi e agli extraprofitti delle banche
Ci sono i temi caldi dell’estate 2023, come gli incendi, che dopo Sicilia e Puglia stanno adesso flagellando la Sardegna e, come conferma il Corpo forestale, nella maggioranza dei casi hanno origine dolosa. O le tariffe balzate alle stelle con cui si è trovato a fare i conti chi ha deciso di spostarsi in aereo. Ma anche gli extraprofitti delle banche, le licenze dei taxi, le intercettazioni e il Ponte sullo Stretto, solo per citare alcuni dei principali ambiti delle misure.
Prima di concedersi la pausa estiva, il Consiglio dei ministri ha approvato, nell’ultima seduta del 7 agosto a Palazzo Chigi, una serie di provvedimenti raccolti in due decreti legge che, in attesa della conversione alla ripresa delle attività parlamentari, interverranno da subito in maniera significativa su alcune questioni tra le più dibattute nell’attuale contesto italiano.
Decreto-giustizia: pene più pesanti per i piromani
Il tema dei piromani è trattato all’interno del sesto e ultimo articolo decreto “Omnibus-giustizia”.
La norma innalza da 4 a 6 anni la reclusione la pena edittale minima in caso di incendi dolosi e da 1 a 2 anni quella per gli incendi colposi.
Si introduce anche un’ulteriore aggravante, in aggiunta a quella del “danno grave, esteso e persistente all’ambiente” che derivi dall’incendio. La pena, cioè, aumenta da un terzo alla metà quando il fatto sia stato commesso abusando delle funzioni di pubblico ufficiale.
Il decreto legge sulla giustizia si occupa anche del discusso tema delle intercettazioni, comprese quelle ambientali, che l’articolo 1 estende a una serie di ipotesi di reato di criminalità particolarmente gravi. Tra questi, i reati aggravati dal “metodo mafioso”, quelli con finalità di terrorismo, le attività organizzate per traffico illecito di rifiuti e il sequestro di persona a scopo di estorsione. L’articolo 2 prevede anche la creazione, presso le singole Procure, ma con gestione dei server da parte del Ministero, di archivi digitali per la conservazione delle intercettazioni registrate.
Novità sono introdotte dal decreto anche per il Tribunale per i minorenni, prevedendo la possibilità di deleghe ai giudici onorari di alcuni specifici adempimenti, per la formazione dei magistrati e sugli istituti penali minorili.
Le disposizioni a tutela degli utenti
L’altro provvedimento è stato ribattezzato “decreto Asset-investimenti”, che raggruppa una serie di disposizioni urgenti a tutela degli utenti e in materia di attività economiche e interventi strategici. Un pacchetto-infrastrutture estremamente variegato, che, per esempio, per contrastare il caro-voli prevede l’introduzione del divieto per le compagnie aeree di applicare la cosiddetta “fissazione dinamica delle tariffe”, con una modulazione del prezzo in base ad algoritmi legati al momento della prenotazione.
Il provvedimento riguarda i collegamenti nazionali con le isole e i voli nei periodi di picco di domanda legati alla stagionalità o a stati di emergenza nazionale. In questi casi, si fissa al 200% della tariffa media del volo il tetto oltre cui non possono andare i rincari dei biglietti e dei servizi accessori.
Riguardo alla profilazione degli utenti, si introduce l’obbligo di informazione degli utenti dell’utilizzo di tali strumenti nell’acquisto di biglietti online e diventa “pratica commerciale scorretta” la determinazione automatica delle tariffe su queste attività, quando ne derivi un pregiudizio economico.
“Sarà stabilito – ha aggiunto il ministro per le imprese, Adolfo Urso, in conferenza stampa – un tetto massimo per nuove gare dei servizi pubblici per le isole”.
Taxi tra nuove licenze e polemiche
Una misura molto contestata dagli operatori del settore, i cui sindacati hanno ipotizzato anche uno sciopero di protesta, è quella relativa al settore taxi.
Il decreto Asset conferisce ai Comuni capoluogo di regione, sede di Città metropolitana o di aeroporto internazionale “la possibilità di rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive per l’esercizio del servizio”. Le licenze, che non potranno superare il 20% di quelle esistenti, saranno assegnate sulla base di un concorso straordinario con procedura accelerata. Le nuove licenze serviranno soprattutto per fronteggiare periodi di straordinario incremento della domanda.
Prevista, per gli stessi enti, anche la possibilità di rilasciare licenze temporanee, con una durata massima di un anno, prorogabile per un massimo di altri 12 mesi. Ulteriore vincolo, la disponibilità di un veicolo elettrico o ibrido, con la possibilità di ottenere incentivi all’acquisto, attraverso il raddoppio degli ecobonus. Il decreto inoltre promuove, ampliandola a livello nazionale, il ricorso alla possibilità di turnazioni integrative e doppia guida, attraverso semplice comunicazione. È invece esclusa la cumulabilità delle licenze definitive.
Dalla tassa sugli extraprofitti bancari risorse per la manovra
Una misura inserita a sorpresa nel decreto è la tassa sugli extraprofitti bancari.
Fondi, quantificati in conferenza stampa dal vicepremier Matteo Salvini in “alcuni miliardi”, che saranno destinati alla prossima manovra e, in particolare ai mutui prima casa e al taglio delle tasse e del cuneo fiscale.
Il prelievo, pari al 40%, si applicherà nel caso in cui il margine di interesse registrato nel 2022 ecceda per almeno il 3% il valore dell’esercizio 2021 o del 6% nel confronto tra 2023 e 2022. L’imposta straordinaria, non deducibile dalle imposte, non potrà comunque superare il 25% del patrimonio netto della banca.
Tra le altre misure, economiche e infrastrutturali, un’estensione della “golden power” in caso di trasferimento all’estero di tecnologia particolarmente critica; la previsione della restituzione degli incentivi in caso di delocalizzazione prima di 10 anni da parte di un’impresa; la previsione di un credito d’imposta maggiorato per la ricerca e lo sviluppo di semiconduttori; uno stanziamento di circa 1 miliardo per fronteggiare i rincari dei materiali e consentire la realizzazione di interventi sull’alta velocità ferroviaria; l’istituzione di un “Fondo investimenti stradali nei piccoli comuni” da 50 milioni per la messa in sicurezza e manutenzione delle strade.
Ponte sullo Stretto e Covid
Una previsione che ha scatenato reazioni politiche è quella della deroga al tetto dei compensi previsti per amministratori e dipendenti pubblici “per permettere l’assunzione di tecnici dall’alta professionalità per il Ponte sullo Stretto di Messina”.
Una decisione, analoga a quella già presa per esempio per il Giubileo, che viene motivata con “la necessità di reperire super esperti massimamente competenti, provenienti anche da aziende come Anas e da Rfi (Rete ferroviaria italiana), per le quali non é previsto il limite”.
Il Consiglio dei ministri ha infine eliminato anche l’ultimo divieto rimasto in piedi dall’emergenza Covid: quello di mobilità dalla propria abitazione e dimora per le persone che erano state sottoposte alla misura di isolamento perché risultate positive al Covid. “L’andamento epidemiologico, la disponibilità di vaccini e i farmaci -ha motivato il ministro della Salute, Orazio Schillaci – non rendono più necessaria questa misura che peraltro negli ultimi tempi è stata di fatto largamente disattesa. Credo che questa sia una norma di buon senso”.
Alberto Minazzi