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Maltempo: grosse grandinate e tempeste. Allerta anche oggi

Maltempo: grosse grandinate e tempeste. Allerta anche oggi

Una forte perturbazione ha colpito Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Zaia dichiara lo stato di emergenza regionale

Il caldo torrido di questi giorni dal tardo pomeriggio di ieri ha lasciato il posto al maltempo con una perturbazione che ha interessato il Nord, in particolare la Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Il forte vento, assieme a pioggia battente e tempesta, ha provocato cadute di tralicci, alberi e rami con blocchi della viabilità, danneggiato autovetture e tetti delle case; in alcune località è mancata l’energia elettrica. Distrutta anche una quercia millenaria a Villanova, a Fossalta di Portogruaro, in Veneto, dove sono stati oltre 170 gli interventi dei vigili del fuoco nelle varie località, tuttora al lavoro per liberare le strade dagli alberi caduti. Nella parte friulana la tempesta ha colpito Azzano decimo, Chions e Latisana.

Tromba d’aria e nubifragio nel veneziano

Il maltempo è arrivato già nel pomeriggio di ieri in Lombardia.
Nel bresciano, tutto è iniziato già nel pomeriggio con fortissime raffiche di vento. Poi, il violento temporale e la grandine, arrivata ad assumere le dimensioni di palline da tennis.
Forte vento, pioggia e grandine hanno causato danni e disagi anche in varie zone del veneziano.
Qui il maltempo si è abbattuto pesantemente durante la notte nelle località di Fossalta, Portogruaro e Concordia- Segnalati danni da tromba d’aria anche a Pramaggiore e Gruaro, Eraclea, San Michele al Tagliamento, San stino di Livenza, Annone Veneto. Come a Martellago, Mirano e Scorzè.

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Poco dopo le 4 di mattina, il Comune di Concordia Sagittaria, attraverso un messaggio via social, ha invitato i cittadini a non uscire di casa. Nel comune è stata danneggiata anche la chiesetta dedicata alla martire Mafalda di Savoia.
Vigili del Fuoco e Protezione civile sono attivi per riportare quanto prima la situazione alla normalità e ripristinare la viabilità lungo la SP42 nei comuni del Veneto Orientale dove sono stati attivati alcuni sensi unici alternati. Nel corso della giornata di oggi proseguiranno i sopralluoghi per verificare l’entità dei danni e i necessari interventi.

 

Dichiarato lo stato di emergenza regionale

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in seguito agli eventi per il maltempo ha dichiarato lo stato di emergenza regionale.
I danni sono stati causati soprattutto dal forte vento e dalla grandine, che ha raggiunto dimensioni fino a 8 centimetri di diametro.
Nella Marca trevigiana il violento nubifragio ha colpito nella mattinata del 12 luglio la zona di Treviso città, Pieve di Soligo, Conegliano, Vittorio Veneto, Cimadolmo, Salgareda, Susegana, Arcade. Auto danneggiate, alberi caduti, finestre rotte e tetti delle case rovinati nel vicentino.

Nel veronese il maltempo ha interessato soprattutto la zona tra il Garda e la Val d’Adige. Qui le forti raffiche di vento tra i 100 e 130 km orari hanno danneggiato parecchi arbusti e colpito un albero che ha invaso la tangenziale Affi Peschiera.

Allerta gialla il 13 luglio, poi ritorna il gran caldo

Il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato l’allerta gialla per rischio pioggia e temporali anche di forte intensità su buona parte dell’Italia e in particolare sulle Regioni del Nord. Le zone interessate sono ancora il Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.

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Si tratterà però di maltempo con le ore contate. Perché dopo il vortice ciclonico da Islanda, Regno Unito e Scandinavia che, come previsto potesse succedere, ha portato in alcune zone una significativa perturbazione con intensi temporali, forti raffiche di vento e grandine, da domenica inizierà la terza ondata di calore per l’arrivo dell’anticiclone africano Caronte. E il termometro risalirà vertiginosamente toccando temperature di 39-40 gradi in sud Italia come al centro a e al nord.
A registrare temperature record saranno Roma, Firenze, Bologna, Mantova, Ferrara, Pavia, Padova.
Secondo le proiezioni meteo a lunga scadenza, l’ondata di calore dovrebbe durare fino alla fine della prossima settimana, quando possibili infiltrazioni di aria meno torrida dovrebbero portare le temperature a livelli meno estremi.

 

Silvia Bolognini

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