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Venezia, Bosco dello Sport: si parte

Venezia, Bosco dello Sport: si parte

Dal Governo arrivano 93,5 milioni di euro. Brugnaro: “Hanno provato a bloccarlo in tutti i modi, ma il Bosco dello Sport si farà. Grazie a chi ci ha sempre creduto”

Venezia avrà il suo Bosco dello Sport.
Dopo varie fasi, tra gare d’appalto avviate, proteste e dinieghi, l’amministrazione comunale porta a casa l’ufficialità: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, al comune di Venezia vengono assegnati dal governo 93,5 milioni di euro per la realizzazione di quello che il sindaco Brugnaro ha definito “ uno dei più grandi investimenti moderni dello sport in Italia”.
In una superficie verde di circa 79 ettari, in località Tessera, gli impianti sportivi sorgeranno in mezzo ad aree boscate, con la piantumazione di 100 mila alberi e arbusti.

Brugnaro: “Strutture sportive che a Venezia mancano dal Dopoguerra”

“Ho sempre avuto fiducia nel governo – commenta la notizia il sindaco Brugnaro – voglio ringraziare in particolare il presidente del Senato Ignazio La Russa, i ministri Matteo Salvini, Matteo Piantedosi, Giancarlo Giorgetti e Raffaele Fitto, con i quali ho avuto una interlocuzione costante in queste ultime settimane, e i parlamentari veneziani. Hanno mantenuto l’impegno preso di voler garantire a Venezia quelle strutture sportive che mancano dal Dopoguerra. Dal punto di vista finanziario – spiega – il contributo del Governo per il ‘Bosco dello Sport’ sarà destinato per le opere di urbanizzazione interna, le opere di verde e di paesaggio e l’arena. Come Comune, invece, finanzieremo integralmente, solo con nostre risorse, la nuova viabilità Tessera-Aeroporto e lo stadio. Abbiamo le risorse per farlo, senza aumentare il nostro debito”.

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Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro

Un luogo multifunzionale autosostenibile

Le procedure per la realizzazione del progetto, dunque sono confermate e ripartiranno subito.
Quello che tecnicamente si chiama “Piano Integrato Urbano per Sport, Rigenerazione e Inclusione nel Territorio metropolitano veneziano” comprende 34 interventi in ben 28 comuni, per un totale di 115,56 ettari di terreno in cui sorgeranno impianti sportivi, piste ciclabili, un’arena con una capienza di 10 mila spettatori comodamente seduti e uno stadio che potrà ospitare 16 mila persone, aree verdi, aree giochi e aree tematiche, parcheggi dislocati perimetralmente al nucleo centrale non impattanti con al loro interno anche spazi creativi e con superfici impermeabilizzanti. Sarà dunque un luogo multifunzionale, attivo 7 giorni su 7 e in grado di garantire la sostenibilità economico-finanziaria. Dal Piano degli interventi sono state tolte tutte le componenti commerciali e direzionali, eliminando 600.000 m3 di volumi edificatori, mentre sono state incrementate le funzioni culturali, educative, mediche e formative.

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L’arena dello Sport del Bosco di Mestre

Un progetto al top della tecnologia e della sostenibilità

“Il Bosco dello Sport era nel programma elettorale, i cittadini ci hanno dato fiducia e noi lo faremo -asserisce Brugnaro – Oggi è una grande giornata per la città e tutto il territorio metropolitano. E’ stata riconosciuta la valenza del nostro progetto e il principio che lo sport non solo è solo strumento di benessere psico-fisico e prevenzione, ma veicolo di inclusione, partecipazione, educazione che permette lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per la crescita equilibrata di ciascun individuo, soprattutto dei giovani”.
Il progetto promette di essere il top della tecnologia sportiva e della sostenibilità e, fermo restando il tempo perso finora per i ricorsi e per l’esclusione dai finanziamenti del Pnrr, sostituiti ora completamente dal governo, sarà pronto entro il 2026.

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Come sarà il Bosco dello Sport

Il Bosco dello Sport sorgerà nella località di Tessera e completerà la nuova viabilità tra l’area e l’aeroporto Marco Polo. Innovativo polo multifunzionale e futuro catalizzatore per squadre internazionali, comprenderà varie aree: “il Bosco del fiume”, con specie arboree tipiche dell’ambiente fluviale, il “bosco della bonifica”, con spazi più aperti e percorsi protetti, che assolveranno una funzione naturale di mitigazione degli effetti della viabilità, le piste ciclabili (6100 metri), un’area per la musica e l’intrattenimento culturale e un’altra per le strutture di medicina sportiva e di relax.
Nella nuova area dello Sport nulla andrà sprecato: i sottoservizi saranno collegati alla gestione idraulica, con la raccolta delle acque meteoriche, le coperture degli edifici saranno interamente con pannelli fotovoltaici, le strutture saranno coibentate, in modo tale che sia ridotto il flusso di calore dall’ambiente esterno a quello interno e viceversa e gli impianti di illuminazione saranno di ultima generazione, a led.

Consuelo Terrin

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