L’Italia ospita in Sardegna il deserto più grande d’Europa: si trova sulle dune di Piscinas, vicino Oristano. Altri due sono in Toscana e Lazio
Secondo uno studio Unesco, sul nostro pianeta esistono zone desertiche e semi desertiche in almeno 53 Paesi.
Tra questi il più suggestivo è quello del Namib in Namibia, che si estende anche in Angola e nella Repubblica Sudafricana.
Non è tuttavia necessario raggiungere l’Africa se il desiderio è quello di un viaggio per visitare uno di questi particolari territori.
Anche in Europa ve ne sono una decina e in Italia se ne contano addirittura tre.
Sono le Dune di Piscinas in Sardegna, le Dune di Capocotta in Lazio e il Deserto di Accona.
Il mini Sahara in Sardegna
Secondo i dati dell’Istituto di ricerca del Ministero della Transizione ecologica, il 28% del territorio italiano va verso la desertificazione. In particolare regioni quali Sicilia, Puglia e Sardegna sono riconosciute come altamente vulnerabili.
Proprio in Sardegna si trova quello che è chiamato il mini Sahara.
Il Deserto di Piscinas, situato nella parte sud occidentale dell’isola, vicino Oristano, è una delle attrazioni naturali più affascinanti della regione.
E’ il deserto più grande d’Europa, con le sue dune che si estendono dalla costa verso l’interno per circa due km. Raggiungono un’altezza di circa 100 metri e sono modellate dai venti che soffiano dal mare e che negli anni hanno portato la sabbia dal litorale all’interno dando vita a un paesaggio unico.
Perché in realtà chi raggiunge questo posto si trova di fronte a un vero e proprio paradiso, con la sabbia fine e dorata che va a tuffarsi nel mare cristallino, una macchia giallo ocra, in continua evoluzione punteggiata di verde mediterraneo e attraversata da due fiumi.
Dalla Sardegna al Lazio: le Dune di Capocotta tra costa e mare
Risalendo lo stivale, in Lazio, poco distante da Roma, si trovano le Dune di Capocotta: un’area protetta all’interno della Riserva Naturale del Litorale Romano.
Sono ciò che rimane degli antichi cordoni dunari alti più di dieci metri che prima dell’urbanizzazione caratterizzavano il litorale romano.
Una vera e propria oasi per molte specie vegetali e animali che qui trovano il loro habitat naturale.
Tra le piante vi sono cespugli di graminacee perenni, canne e ontani, ginepri, erica erborea e multiflora, cisto rosa e bianco mentre per quanto riguarda la fauna è possibile trovare la capinera, l’usignolo, la sterpazzolina, l’occhiotto.
Le Dune di Accona in Toscana
Quando pensiamo alla Toscana viene subito alla mente un dolce paesaggio di verdi colline e ulivi, eppure il terzo deserto italiano lo troviamo proprio in questa regione, in provincia di Siena. E’ all’interno del territorio delle Crete compresa nella parte occidentale e meridionale del comune di Asciano.
Il Deserto di Accona, circa quattro milioni di anni fa, fu il fondale del Mar Tirreno nel Pliocene.
In quell’era si formò lo strato di argilla che ancora oggi caratterizza tutta l’area.
Questo tipo di terreno non facile permette di coltivare soltanto grano, girasoli e foraggio, grazie alle irrigazioni che sfruttano le acque limitrofe di laghi e fossati.
La presenza di salgemma e gesso conferisce poi al paesaggio un aspetto lunare.
Nel medioevo, ai margini meridionali del deserto fu costruita l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore attorno alla quale i monaci per decine di anni piantarono cipressi per consolidare la stabilità del terreno e d evitare frane.
Nel corso di milioni di anni l’erosione del suolo ha modellato le colline lasciando la vista di dune di sabbia e affascinanti formazioni rocciose.
Silvia Bolognini