Per il triennio 2023-2025 sono stati stanziati 900 mila euro per cercare di limitare gli ingenti danni che provoca alla fauna ittica autoctona
Il pesce siluro, come altre specie aliene presenti nel Po, sta seriamente mettendo in pericolo l’equilibrio naturale di fiumi e laghi.
Il grido d’allarme più forte arriva dalla Lombardia dove la sua presenza sta causando ingenti danni alla fauna ittica.
Per questo la Regione ha varato un Piano triennale rivolto agli enti Parco Fluviali e alle Riserve Naturali affinchè la sua presenza possa essere contenuta.
«Il siluro è un pesce alloctono che si trova praticamente in tutto il bacino padano – spiega il biologo erpetologo Nicola Novarini del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue di Venezia -. Lo si trova nei corsi d’acqua importanti come il Po, Bacchiglione e Piave, ma anche in quelli minori come ad esempio l’Osellino a Mestre, anche se di dimensioni più contenute, e nei laghi. E’ un grande predatore e in questo senso rappresenta una minaccia per le specie autoctone»
Il piano pluriennale della Lombardia
Dal 2019 la regione Lombardia finanzia annualmente interventi per il contenimento del pesce siluro ma, come spiega l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi, si è deciso di passare a un Piano nel lungo periodo per rendere più efficaci le azioni e consentire di intervenire soprattutto durante l’inverno, il periodo in cui l’attività di contenimento risulta più proficua. I progetti finanziabili potranno essere presentati da Enti Parco Fluviali e Riserve Naturali compresi nei bacini dei fiumi Ticino, Lambro Adda, Oglio, Serio e Mincio oltre che di alcuni laghi subalpini come Iseo e Mezzola.
Uno studio condotto dalla Fondazione Lombardia Ambiente ha evidenziato che su 202 siti del reticolo idrico lombardo solo 30 specie sono autoctone, mentre ben 27 alloctone dimostrano la crescente diffusione del fenomeno. Il pesce siluro è stato segnalato in ben 75 siti, evidenziando la sua diffusa presenza in tutte le acque di pianura. Inoltre questo predatore non ha competitori naturali e può arrivare a consumare fino a un terzo del proprio peso.
Pesce siluro e pesce gatto, come distinguerli
E’ recente la cattura nel fiume Po di un pesce gatto di circa tre metri, ma qual è la differenza con il siluro? «Va innanzitutto detto – precisa Novarini – che il pesce gatto è alloctono come il siluro che è stato importato e raggiunge dimensioni decisamente superiori rispetto al primo. Pesa anche di più, è più aggressivo e mangia qualunque cosa. Significa che può catturare anche uccelli e anatre. Tuttavia alcuni studi hanno dimostrato che non sono così famelici. Il problema è maggiore in acque dove è presente parecchia fauna autoctona, mentre si riduce dove c’è più fauna alloctona».
Per quanto riguarda l’aspetto, sono molto simili e possiedono entrambi i baffi, da qui il nome pesce gatto, ma il siluro ha la testa e la figura più allungate.
Il pesce gatto è d’acqua dolce e ha dimensioni medie che possono arrivare a superare non oltre i 50 centimetri di lunghezza E’ una specie di origine Nordamericana, introdotta in altri continenti trai quali l’Europa e l’Italia, dove è arrivato nei primi del ‘900, fortemente adattabile a condizioni ambientali non ottimali e per questo potenzialmente invasiva.
Identikit del pesce siluro
Il pesce siluro è un pesce originario di un vasto territorio che va dall’Europa centro-orientale (bacino del Reno) all’ovest dell’Asia Centrale dove in alcune aree è fortemente minacciato o quasi addirittura estinto. In Italia è stato importato per la pesca sportiva a partire dagli anni ’50, inizialmente in bacini chiusi e poi rilasciato nel reticolo fluviale.
Oggi è diffuso in gran parte dell’area padana, in particolare nel Po e nei fiumi e laghi maggiori e rappresenta una minaccia. I siluri sono uno dei pesci europei di maggiori dimensioni. Possono superare i due metri di lunghezza, addirittura arrivare a cinque e per questo quando vengono pescati diventano una specie di trofeo da foto.
Silvia Bolognini
la pesca al siluro e al pesce gatto ci sono orari? Grazie