Semaforo verde per la detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti del settore turistico, ricettivo e termale. Smart working prorogato per fragili e genitori nel privato
In arrivo il “bonus estate” per i lavoratori del turismo.
La Commissione Affari Sociali del Senato ha approvato un emendamento al decreto lavoro che introduce l’agevolazione per i lavoratori dipendenti del settore turistico e il via libera definitivo avverrà la prossima settimana dopo la valutazione sulle coperture economiche.
Per tutta la stagione dal 1 giugno al 21 settembre, sarà prevista una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario.
Chi ha diritto al bonus estate
Si tratta in pratica di un trattamento integrativo speciale. Il bonus spetta ai lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale con reddito 2022 non superiore a 40 mila euro. Nel testo dell’emendamento si legge che la misura è stata pensata per garantire la stabilità occupazionale e sopperire alla eccezionale mancanza di offerta di lavoro nei settori in questione. La misura, che ha un costo per le casse pubbliche di 54,7% milioni di euro è stata fortemente voluta dal ministro del Turismo Daniela Santanchè proprio per far fronte alla carenza di manodopera per il periodo estivo. Un fenomeno ricorrente dopo la grave crisi che ha colpito il turismo nel periodo della pandemia.
Secondo recenti dati nei prossimi tre mesi sono previsti quasi 1,4 milioni di ingressi nel mondo del lavoro, 37 mila in più rispetto allo stesso trimestre del 2022, +2,8%. A trainare il lavoro estivo sono turismo e manifatturiero rispettivamente con oltre 7 mila e 4 mila assunzioni in più rispetto a giugno dello scorso anno.
Smart working
Un altro emendamento al decreto lavoro riguarda lo smart working.
Ne stabilisce la proroga fino al 31 dicembre per i lavoratori fragili e genitori con figli fino a 14 anni solo nel settore privato. Per queste categorie potrà proseguire oltre la scadenza prevista del 30 giugno.
Potranno farne richiesta e dovrà loro essere concesso dall’azienda. Il ministro per la pubblica Istruzione Paolo Zangrillo sottolinea in un’intervista al Messaggero l’auspicio che continui a esserci la giusta attenzione nei confronti dei fragili». I nodi che restano da sciogliere riguardano la possibilità di prorogare il lavoro agile anche per il pubblico impiego.