Una novità riguarda il Bonus Riscaldamento senza Isee
E’ arrivato il via libera anche da parte del Senato.
Il decreto Bollette, già approvato alla camera lo scorso 18 maggio, diventa così definitivamente legge. La fiducia al provvedimento che introduce norme per il sostegno a famiglie e imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale è stata data con 99 voti favorevoli, 54 contrari e due astenuti. Alcuni provvedimenti sono giù entrati in vigore nei mesi scorsi, ma ci sono delle novità. Tra queste il Bonus riscaldamento che partirà dal prossimo inverno 2023.
Il bonus riscaldamento per tutti e riduzione dell’Iva sul gas
Scatterà a partire dal prossimo 1 ottobre e sarà valido fino al 31 dicembre 2023 il bonus riscaldamento.
Si tratta di un contributo per sostenere i costi delle bollette dei quali tutti potranno beneficiare perché non sarà soggetto a limiti Isee.
Cifre e le modalità di erogazione sono ancora da definire. E’ previsto che sia erogato in quota fissa e differenziato a seconda delle zone climatiche in cui è diviso il Paese.
Per quanto riguarda il gas, fino al 30 giugno 2023 è confermata la riduzione dell’Iva al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema.
Anche l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano è stata prorogata. Poiché vi è stata una riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso, per chi consuma fino a 5 mila metri cubi il contributo è confermato solo per il mese di aprile e pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente.
Bonus sociale e crediti d’imposta fino al 30 giugno
Fino al 30 giugno le famiglie potranno contare sul Bonus sociale, lo sconto sulle bollette di luce e gas per chi ha Isee fino a 15 mila euro.
Le imprese invece, sempre fino al 30 giugno potranno continuare a beneficiare dei crediti d’imposta al 40% e al 45% qualora nel primo trimestre del 2023 abbiano registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.
Torna il Bonus Tv 2023 e 2024
Allo studio del Governo Meloni c’è la riproposizione degli incentivi per il passaggio a tivù in alta risoluzione e abilitati alla ricezione del nuovo segnale del digitale terrestre.
L’intento è dunque quello di sostenere il settore delle telecomunicazioni con una quota, nel complessivo plafond di 90 milioni di euro previsto, riservata all’incentivo alla rottamazione dei vecchi televisori in abbinamento con l’acquisto di modelli di ultima generazione.
Su quando esattamente partirà, comunque non prima del 2024, e l’entità della cifra, al momento non ci sono indicazioni e il riferimento rimane quanto stabilito nel 2021. Consisteva in uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 100 euro.
Per avere diritto al beneficio serve versare regolarmente il canone televisivo, oppure avere almeno 75 anni e essere esenti dal pagamento.
Silvia Bolognini