Sono 1,3 milioni le carte per acquisti di alimentari che saranno assegnate ai nuclei fino a 15 mila euro di Isee
Un recente studio di NielsenIQ sulla base dei dati Istat ha quantificato in “soli” 35 euro l’aumento dei prezzi al consumo, il cosiddetto “carrello della spesa”, legato alla crescita dell’inflazione nell’ultimo anno. È però sotto gli occhi di tutti il fatto che, in particolare per i nuclei meno abbienti, i rincari dei prezzi dei beni alimentari, anche di prima necessità, incidono pesantemente sui bilanci familiari.
È proprio per gli acquisti di cibi e bevande da parte delle famiglie che non raggiungono i 15 mila euro di reddito Isee in un anno che è stato pensato dal Governo il nuovo aiuto una tantum: il bonus spesa da 382,5 euro che diventerà operativo dal prossimo luglio, attraverso l’attivazione delle relative carte acquisti. Queste, stabilisce il relativo decreto, saranno 1,3 milioni, assegnati automaticamente sulla base di alcuni criteri in un iter che coinvolge l’Inps e i Comuni.
Come si fa ad avere il bonus spesa
Non è prevista la necessità di presentare alcuna domanda.
Saranno infatti le Amministrazioni locali a ricevere dall’Istituto di previdenza l’elenco dei nuclei familiari residenti sul territorio comunale che hanno diritto di usufruire del beneficio. Fermo restando il limite reddituale, per l’assegnazione del contributo è prevista una serie di priorità, in primo luogo la presenza all’interno della famiglia di almeno 3 persone, di cui almeno una nata entro il 31 dicembre 2009.
Vengono quindi i nuclei di almeno 3 componenti con almeno uno di essi nato entro il 31 dicembre 2005.
Solo una volta esaurite le 2 categorie prioritarie si passerà progressivamente, fino all’esaurimento delle carte assegnate ai singoli Comuni, alle altre famiglie iscritte all’Anagrafe comunale, partendo da quelle che hanno non meno di 3 componenti senza ulteriori previsioni legate all’età degli stessi.
Chi non può beneficiare del bonus spesa
Sono esclusi dall’assegnazione delle carte elettroniche di pagamento prepagate e ricaricabili Postepay, ritirabili presso gli uffici postali abilitati una volta ricevuta dal Comune la comunicazione dell’ammissione al contributo, i nuclei nei quali, alla data di entrata in vigore del decreto attuativo, risultino titolari di reddito di cittadinanza, reddito di inclusione o altre misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
Come funziona
Il primo acquisto effettuato pagando l’importo con la carta, emessa in forma nominativa, dovrà avvenire entro il 15 settembre 2023, a pena di annullamento automatico della stessa. Gli importi caricati non valgono per l’acquisto di nessuna tipologia di bevanda alcolica e sono spendibili presso tutti gli esercizi commerciali di vendita di generi alimentari che abbiano aderito alla specifica convenzione con il Ministero dell’Agricoltura.