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Netflix: l'abbonamento vale solo in famiglia

Netflix: l'abbonamento vale solo in famiglia

La comunicazione via mail agli abbonati: 4,99 euro al mese in più per gli “utenti extra”

Dopo la sperimentazione in Sud America, dopo l’applicazione delle nuove regole dallo scorso 9 febbraio in Spagna, Portogallo, Canada e Nuova Zelanda, facendo seguito al primo annuncio di ottobre 2022, d’ora in avanti anche in Italia non sarà più possibile condividere gratuitamente il proprio account di Netflix al di fuori della propria famiglia, anche per dividere con amici o parenti i costi dell’abbonamento.
Il colosso che gestisce una delle principali piattaforme televisive che trasmettono in streaming ha infatti iniziato a inviare anche agli abbonati del nostro Paese una mail attraverso cui comunica l’introduzione delle nuove restrizioni d’uso.
“Il tuo account Netflix è riservato a te e a chi vive con te, ovvero al tuo nucleo domestico. Puoi guardare Netflix con facilità quando sei in movimento o viaggi, sui tuoi dispositivi personali o sulla TV di un hotel o una casa vacanza”, sottolinea Netflix.

Due funzionalità per gli altri

Nella mail che sta arrivando in queste ore agli utenti, si specificano quindi le modalità per “condividere Netflix con chi non fa parte del tuo nucleo domestico”.
Le funzionalità previste sono 2: “Trasferisci un profilo”, per far sì che chiunque utilizzi un account altrui possa trasferire il proprio profilo su un nuovo abbonamento a pagamento e “Acquista un utente extra”, che consente di continuare la condivisione con i non conviventi, ma sostenendo un costo aggiuntivo di 4,99 euro al mese, a carico del sottoscrittore dell’abbonamento.
La cifra decisa per l’Italia si pone a metà strada tra quella adottata in Portogallo (3,99 euro mensili) e quella spagnola (5,99 euro), mentre agli abbonati canadesi e neozelandesi il costo imputato per un “utente extra” è di 7,99 dollari statunitensi.

netflix

Stop al fenomeno della password sharing

Secondo le stime di Netflix, il fenomeno del “password sharing”, del resto, riguarda circa il 43% dei suoi utenti mondiali, ovvero 100 milioni di abbonati, creando, come sottolineò lo scorso febbraio Chengyi Long, responsabile dell’area Product innovation di Netflix “un impatto sulla capacità di investire in nuovi fantastici film e programmi televisivi”.

Intanto, pur con ritmi decisamente inferiori al periodo delle restrizioni pandemiche, anche nel 2022 la crescita delle piattaforme che propongono contenuti video in streaming online è continuata. E, nella più recente analisi del fenomeno pubblicata dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, Netflix, che resta al primo posto tra le varie piattaforme, ha toccato quota 8,9 milioni di utenti unici.

Iniziano però ad emergere le prime criticità nel settore, con una flessione a dicembre di oltre 1,5 milioni di utenti complessivi delle varie offerte in streaming, che sono scesi a quota 14,9 milioni. E, soprattutto, si è registrato un -23,3% del tempo di navigazione rispetto allo stesso mese del 2021. Netflix, per esempio, è passata da 432 a 376 milioni di ore su base annua.

Alberto Minazzi

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