Si apre il 5 giugno la breve finestra delle prenotazioni, necessarie per poter poi inoltrare la domanda
Sta per entrare nel vivo anche quest’anno il “bonus pedaggi autostradali”, ovvero il rimborso parziale delle spese sostenute al casello nell’anno precedente dalle imprese che esercitano attività di autotrasporto di cose per conto terzi.
I pedaggi autostradali che saranno rimborsati sono quelli sostenuti nel 2022 e le domande, come specificato sulla Gazzetta Ufficiale, vanno presentate a giugno, rispettando un iter in due fasi che prevede il rispetto di tempistiche piuttosto ristrette.
Le due fasi per presentare la domanda
La prima fase, quella della prenotazione della domanda per beneficiare del bonus autostrade, si aprirà alle 9 del 5 giugno e si chiuderà alle 14 dell’11 giugno.
Solo chi avrà effettuato i relativi adempimenti in tempo utile potrà quindi accedere alla seconda fase, quella dell’inserimento dei dati e della firma necessari per poi inviare la domanda.
L’intero iter va svolto, previa registrazione, esclusivamente all’interno dell’apposita sezione “Pedaggi” del portale dell’Albo nazionale degli autotrasportatori.
Chi può richiedere il rimborso
Il bonus può essere infatti richiesto solo da alcune specifiche categorie, come le imprese e i consorzi iscritti all’Albo, le cooperative con specifici requisiti mutualistici, le imprese e i raggruppamenti titolari di licenza in conto proprio con sede in Italia o in Unione Europea e quelle titolari di licenza comunitaria.
Sono previsti requisiti anche sui veicoli, che devono appartenere almeno alla categoria Euro 5 o essere dotati di alimentazione alternativa o elettrica, essere posseduti a titolo di proprietà o disponibilità ed essere adibiti a svolgere servizi di autotrasporto di cose.
Il bonus autostrade
Il bonus può variare tra l’1% e il 13% dell’importo documentato, a seconda dei tipi di mezzi effettuati e del fatturato, con riduzioni ulteriori, ma sempre entro il limite massimo, se i trasporti sono effettuati in ore notturne (con ingresso in autostrada tra le 22 e le 2 e uscita prima delle 6) se almeno il 10% del fatturato aziendale viene realizzato in questa fascia oraria. La riduzione viene riconosciuta in modo proporzionale al valore delle fatture ricevute, relative esclusivamente ai pedaggi autostradali, per un ammontare minimo di 200 mila euro.
I rimborsi per i transiti autostradali effettuati nel 2023 avverranno invece nel 2024, potendo al momento contare su uno stanziamento di 148 milioni di euro da parte del Ministero dei Trasporti, come annunciato dal vicepremier Matteo Salvini.