Ambiente +

Una raccolta fondi per l'Emilia Romagna

Una raccolta fondi per l'Emilia Romagna

Il 23 maggio CDM straordinario per deliberare lo stato di calamità.
Dal gruppo Monrif e dal cantautore Cremonini l’appello alla solidarietà

L’Emilia-Romagna è in ginocchio. E purtroppo non è ancora tempo di bilanci, anche se i numeri, terrificanti, già ci sono. 9 persone hanno perso la vita in questi giorni in cui il ciclone Minerva si è abbattuto sulla regione, quasi 10 mila sono gli sfollati, 280 le frane e tanti i paesi isolati.
La “depressione esplosiva”, come viene definita dagli esperti del Meteo, ha lasciato enormi danni sul terreno.
Ma non ha finito. Il vortice di energia gira nei cieli, incalza, pronto a sparare ancora una volta a raffica.
I fiumi continuano a ingrossarsi e sono costantemente monitorati, ma non potranno esser fermati.
E nel weekend si attende un altro ciclone sull’Italia.

Lo stato di calamità per le popolazioni colpite

Mentre da Roma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Picchetto annuncia che il Consiglio dei Ministri si riunirà il 23 maggio per deliberare lo stato di calamità per le zone colpite, mentre il presidente del consiglio Giorgia Meloni dal Giappone (dov’è per il G7) rassicura con un videomessaggio: “Il Governo c’è, fondi per i danni subiti e stop agli obblighi fiscali”, l’Emilia-Romagna resta sotto scacco.

emilia romagna
Il ponte Motta crollato nel bolognese

Il centro storico di Lugo è oggi coperto da un metro d’acqua.
A Faenza, la piena del Lamone, esondato nella notte, ha lasciato un paese nel fango.
In meno di una decina di minuti, raccontano i testimoni, l’acqua è salita fino al primo piano. Circa 700 persone che vivevano al piano terra sono dovute evacuare alla ricerca di qualche metro di salvezza.
Come il Lamon, è esondato anche il fiume Savio. Una coppia di anziani non ce l’ha fatta. L’uomo è stato ritrovato morto, la donna risulta tuttora dispersa.
Ci sono ovunque problemi di viabilità, pericoli di smottamenti, strade chiuse e in alcune zone anche difficoltà di comunicazione, quindi a chiamare i soccorsi.

emilia romagna
Le abitazioni coperte da acqua e fango

Concretezza alla solidarietà

Vigili del fuoco e Protezione Civile non si fermano un attimo.
“Nei martedì neri di maggio, il 2 e il 16 – puntualizza il responsabile del sito www.iLMeteo.it Andrea Garbinato – sono caduti quasi 400 mm di pioggia. La stessa di 6 mesi”.
La politica fa il suo corso.
Ma ci sono anche altre “istituzioni” che, a fronte del disastro che ha colpito la regione, si sono attivate per dar concretezza alla solidarietà.
Il gruppo Monrif, di cui fanno parte il Resto del Carlino, La Nazione, il Giorno e Quotidiano Nazionale, ha avviato infatti una raccolta fondi della quale è testimonial il cantautore bolognese Cesare Cremonini.
Per rispondere all’appello di solidarietà e aiutare le popolazioni colpite si può fare una libera donazione tramite bonifico al conto corrente bancario ‘Editoriale Nazionale Srl – Un aiuto per l’Emilia Romagna’ – IBAN IT23 M 05387 02411 000003844487.
L’IBAN resta il medesimo per chi voglia contribuire dall’estero. In questo caso, andrà aggiunto il codice Bic/swift: BPMOIT22XXX.
“Il conto – rende noto il Gruppo dei quotidiani che si sono fatti promotori della raccolta -è aperto presso la Bper banca s.p.a. Agenzia 12 di Bologna. I fondi raccolti confluiranno in un conto della Regione Emilia-Romagna e andranno a sostenere la Protezione Civile dell’Emilia-Romagna per interventi urgenti e assistenza alle popolazioni sfollate”.

Consuelo Terrin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.


Leggi anche: