Per lunedì 15 e martedì 16 maggio previsto su tutta l’Italia l’arrivo di pulviscolo dal Sahara, mentre continueranno piogge e vento forte
In questi giorni di un insolito maggio in cui la coda dell’inverno si ostina a non voler lasciar spazio all’arrivo della bella stagione, il cielo ci riserverà non solo una nuova cospicua dose di acqua, ma porterà su quasi tutto il nostro Paese anche un fastidioso quantitativo di sabbia rossa prelevata dal deserto del Sahara.
I meteorologi avvisano infatti che, tra le conseguenze della configurazione attesa tra lunedì 15 e martedì 16 maggio, ci sarà anche un costante richiamo di correnti calde dai quadranti meridionali, che trascineranno con sé un denso pulviscolo destinato poi in molti casi a depositarsi al suolo o sugli oggetti esposti, a partire dalle auto.
Con la nube rossa, attenti alle automobili
Come spiegano gli esperti del sito iLMeteo.it, la vasta nube rossa carica di sabbia proveniente direttamente dal cuore del Sahara è destinata a interessare più zone dell’Italia rispetto a quelle inizialmente previste.
Pur non potendo escludere il verificarsi del fenomeno anche al Nord, in particolare nei settori occidentali, i principali effetti dovrebbero comunque riguardare il Sud, le isole maggiori e il versante tirrenico centrale della Penisola.
La “nube rossa” interesserà quindi soprattutto Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Lazio e Toscana.
In questi casi, il cielo, carico di sabbia desertica, risulterà fosco e lattiginoso, assumendo una colorazione dal giallognolo al rossastro, soprattutto nelle ore dell’alba e del tramonto. La formazione del profondo ciclone sul Mediterraneo determinerà infatti una concentrazione di pulviscolo desertico in sospensione.
Dalle quote più elevate dell’atmosfera, dove la sabbia si concentrerà inizialmente, nelle regioni già citate le precipitazioni porteranno al suolo, attraverso le piogge, i materiali di provenienza desertica. Depositandosi e poi evaporando, l’acqua lascerà così uno strato di polvere rossa su ogni cosa, risultando particolarmente visibile sulle carrozzerie delle automobili. Un fenomeno insolito, quello della nube rossa, ma non così raro: lo scorso marzo, infatti, si è già verificato in Spagna.
E intanto il maltempo non molla
Insieme al Centro-Sud, secondo le ultime previsioni di iLMeteo.it, nei prossimi giorni sarà intanto ancora il Nord-Est a essere maggiormente interessato dalle piogge, anche di forte intensità.
Il maltempo, insomma, non accenna ad abbandonare l’Italia, anche perché non si intravedono ancora all’orizzonte figure anticicloniche in grado di prendere il sopravvento sulla vasta area di bassa pressione presente sull’Europa, determinando una situazione di stabilità.
Almeno anche per tutta questa settimana dobbiamo così attenderci che le masse d’aria di origine polare in arrivo sul Mediterraneo alimentino quella che gli esperti definiscono una “ciclogenesi esplosiva”, ovvero una discesa della pressione atmosferica al minimo per almeno 24 ore. Una condizione che si traduce in precipitazioni abbondanti e violente raffiche di vento, con rischio di eventi estremi, dai nubifragi alle cosiddette “alluvioni lampo” su fasce ristrette del territorio.
Pioggia in quantità pari a quella di due mesi
Non è dunque escluso che, in pochissimo tempo, in alcune aree si possa riversare al suolo una quantità d’acqua pari a quella attesa in più di 2 mesi, superando una quota tra i 200 e i 300 litri per metro quadro.
Sul Tirreno, inoltre, il vento potrà toccare punte superiori a 120 km l’ora, con possibili mareggiate sulle coste di Lazio, Campania e Calabria.
Infine, per le basse temperature, si potrebbe rivedere la neve fino a 1400/1500 metri sulle Alpi centro-orientali.
Alberto Minazzi