Consegnati a Roma i riconoscimenti 2023 ai Comuni per la qualità delle acque e dei servizi offerti
Nella 37^ edizione del programma della Fondazione per l’educazione ambientale (Fee) che premia le località europee che sono risultate soddisfare i criteri di qualità richiesti per i parametri delle acque di balneazione e per i servizi offerti (dalla gestione dei rifiuti alle strutture alberghiere, dalle aree verdi alle piste ciclabili), ben 226 Comuni (per complessive 458 spiagge) e 84 approdi turistici si sono infatti visti consegnare la “Bandiera blu 2023”.
In sostanza, con i 17 nuovi ingressi (a fronte di una sola non riconferma: la romagnola Cattolica), circa l’11% delle spiagge premiate nel mondo sono nel Bel Paese, che sale ora dal 5° al 4° posto in Europa. Ben un quarto della complessiva offerta turistica balneare e lacustre della nostra Penisola si può dunque fregiare del riconoscimento di bellezza, salubrità e sostenibilità assegnato dalla ong con sede in Danimarca e presente in 81 Paesi.
Come ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro commentando la conferma del riconoscimento per tutte le località del Comune e della Città metropolitana, “ora aspettiamo solo il sole”.
Ma non è solo il capoluogo del Veneto a poter essere “orgoglioso delle nostre bellissime spiagge, eccellenza turistica”, come ha aggiunto il primo cittadino della città lagunare. È tutta l’Italia che può andare fiera della qualità della sua offerta turistica legata all’acqua.
Liguria e Puglia al top
A primeggiare tra le regioni italiane, nella cerimonia di consegna svoltasi nella sede del Cnr di Roma, è stata la Liguria, con 34 località grazie alle new entries Laigueglia e Sori, seguita dalla Puglia con 22 in seguito all’aggiunta di Gallipoli, Isole Tremiti, Leporano e Vieste. A completare il podio, tutte a quota 19, sono la Toscana (la novità è Orbetello), la Campania (si aggiunge San Mauro Cilento) e la Calabria (con 2 new entries: Catanzaro e Rocca Imperiale).
In “doppia cifra” anche Marche (18 località grazie al nuovo riconoscimento per Porto San Giorgio), Sardegna (15), Abruzzo (14), Sicilia (11) Trentino Alto Adige e Lazio, entrambe con 10. Appena dietro, a 9, il Veneto (che conferma Venezia Lido, Chioggia, Jesolo, Cavallino-Treporti, Caorle, Eraclea, San Michele al Tagliamento e, in provincia di Rovigo, Rosolina e Porto Tolle, oltre a veder confermato il porto turistico veneziano di Certosa Marina) e l’Emilia Romagna, che sostituisce Cattolica con Gatteo.
Tra le altre nuove Bandiere blu 2023, ce ne sono 2 in Lombardia (Sirmione e Toscolano Maderno: 2 delle 4 novità lacustri, che ora sono 21 in tutta Italia), che sale così a 3 con la conferma di Gardone Riviera, e 2 in Piemonte (San Maurizio d’Opaglio e Verbania), ora a 5. Raddoppia il Molise (a Campomarino si aggiunge Termoli), mentre restano stabili Friuli Venezia Giulia (2 Bandiere blu: Grado e Lignano Sabbiadoro) e Basilicata (5 riconoscimenti).
La crescita dell’Italia e i criteri delle Bandiere Blu
Il presidente della Fondazione Fee Italia, Claudio Mazza, ha ricordato come, nel 1987, primo anno dell’assegnazione della Bandiera blu, i Comuni italiani a ricevere il riconoscimento erano stati appena 37. La crescita è però stata costante, toccando 48 Bandiere nel 1997, 97 nel 2007 e 164 nel 2017.
“Una chiara scelta di campo per la sostenibilità”, l’ha definita Mazza. I 32 criteri di assegnazione del resto vengono periodicamente aggiornati nella prospettiva della salvaguardia dell’ambiente.
In primo luogo, per ottenere le Bandiere Blu, le acque di balneazione devono risultare “eccellenti” sulla base dei risultati delle analisi effettuate dalle Arpa regionali. Viene inoltre valutata l’attenzione all’educazione ambientale e all’informazione, alla gestione ambientale, ai servizi e alla sicurezza. A Venezia, per esempio, sono state riconosciute azioni come l’attenta gestione differenziata dei rifiuti, il turismo sostenibile, la valorizzazione delle aree naturalistiche come le oasi di S. Nicolò, Alberoni e Ca’ Roman, la cura del verde e del decoro urbano e le attività di informazione ambientale.
“Questi vessilli – ha commentato l’assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner – sono la conferma della forza dell’offerta turistica nei 120 chilometri di litorale, che nel 2022 hanno raggiunto numeri positivi dopo i due anni di pandemia e restrizioni”.
La stagione balneare 2023 può dunque partire ufficialmente oggi, 15 maggio, forte anche di 173 località su 174 le cui acque sono risultate idonee alla balneazione sulla base dei campionamenti effettuati nei giorni scorsi, con 160 classificate “eccellenti”.
Alberto Minazzi