Palazzo Ducale ha ospitato la quinta edizione del premio San Marco. Tra le eccellenze veneziane Pino Donaggio, il prefetto Vittorio Zappalorto, Mara Venier e Federica Pellegrini
Arte e bellezze naturali, ma non solo. La Città Metropolitana di Venezia, con i suoi 44 Comuni, è un territorio ricco di persone che con il loro lavoro e impegno hanno dato e quotidianamente danno lustro al territorio in cui vivono. E’ dedicato a loro il Premio San Marco, che da cinque anni, il 25 aprile, assegna numerosi riconoscimenti nelle scienze e nelle arti, nell’industria e nell’artigianato, nel lavoro, nello sport, nella scuola, sicurezza, iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico. Una tradizione che si è rinnovata anche quest’anno nello splendido scenario di Palazzo Ducale.
Il sindaco Brugnaro: «Un premio esempio per i giovani»
«Vogliamo premiare le eccellenze affinchè venga dato l’esempio ai giovani – ha sottolineato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro nel corso della cerimonia di consegna del Premio -. Spesso ci si ricorda delle cose che non funzionano, e sono sempre tante, ma c’è una realtà viva, nella Città Metropolitana, che racconta di persone che quotidianamente operano per il bene del loro territorio. Lasciamo spazio alle persone che abbiamo voluto omaggiare con il Premio San Marco così che da questi esempi possa scaturire in qualche giovane il desiderio di costruire il proprio futuro qui».
Premiate tante storie eccellenti
Qualche esempio su tutti. Tra i comuni della Città Metropolitana è stato premiato Massimo Vianello di Martellago. Insieme ai figli ha dato vita all’iniziativa “Bookcrossing”, lo scambio dei libri, costruendo con le proprie mani e con materiali di recupero diverse casette in legno che ha posizionato nel territorio comunale per promuovere il valore della lettura e della condivisione.
Graziano Manzatto, di Ceggia, è uno chef che ha speso tutta la sua vita nel far conoscere la cultura culinaria e enogastronomica del Veneto in Italia e nel mondo svolgendo la sua professione con impegno, costante dedizione, competenza passione e professionalità. E ancora Letizia Giuliani, da Spinea, è un’eccellenza della danza classica italiana. Direttrice Artistica e docente della Scuola di Ballo del Veneto, nell’arco della sua prestigiosa carriera si è esibita nei più importanti teatri di tutto il mondo, dall’Arena di Verona al Metropolitan di New York.
Michele Colcera, di Campolongo Maggiore, in sedia a rotelle da quando aveva 18 anni, non ha mai perso la sua grande forza d’animo che l’ha portato a conquistare la medaglia d’oro nei 50 metri a dorso e la medaglia d’argento dei 50 metri stile libero ai campionati italiani giovanili di nuoto paraolimpico a Roma. E’ campione italiano e primo pilota disabile di una competizione di drift, la guida di auto sportive su pista. Anche Antonio Fantin, da San Michele al Tagliamento ha portato ripetutamente in alto il tricolore italiano grazie ai risultati ottenuti nel nuoto paraolimpico, mentre Fernando Bozza, di Santa Maria di Sala, è un’eccellenza nella chirurgia senologica presso l’Istituto Oncologico veneto di Padova. E suor Nadia Monetti (Stra) della Congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe dal 1993 si prende cura dei bambini della missione di Ndithini in Kenya offrendo insieme alle consorelle medicine, cibo, istruzione ai piccoli orfani e a tutti coloro che ne hanno bisogno. Ha aperto una casa per bambini malati di Aids e un dispensario, una scuola materna, una primaria e una secondaria e un panificio.
I quattro premi speciali
Nel corso della quinta edizione del Premio San Marco sono stati assegnati anche quattro riconoscimenti speciali alla carriera a personalità che hanno portato alto il nome di Venezia nel mondo o che hanno lavorato con grande professionalità in città. A riceverli dalle mani del primo cittadino Luigi Brugnaro sono stati Federica Pellegrini, l’ex prefetto Vittorio Zappalorto, Mara Venier e Pino Donaggio.
La campionessa mondiale di nuoto Federica Pellegrini è orgoglio per tutta la nazione con i suoi traguardi sportivi, primatista mondiale nei 200 e 400 stile libero. Nata a Mirano, cresciuta a Spinea, Federica ha ottenuto la sua prima medaglia di bronzo ai Campionati italiani quando aveva solo 14 anni. Da lì è iniziata una carriera costella di grandi successi, record personali e mondiali. E’ stata la prima donna al mondo a scendere sotto i 4 minuti nei 400 stile libero. La “divina”, così come è stata soprannominata, è sinonimo di sacrificio e determinazione, valori che ha saputo trasmettere a intere generazioni di atleti.
Vittorio Zappalorto è stato commissario straordinario alla guida del Comune di Venezia e Prefetto dal 2018. Tra gli incarichi ha diretto il coordinamento provinciale in materia di sicurezza e ordine pubblico in periodi particolarmente difficili per la città quali l’”acqua granda” del 2019 e la pandemia.
«Non mi aspettavo questo riconoscimento – ha commentato Zappalorto -. Ho cercato di fare del mio meglio, non so se ci sono riuscito. E’ stato un privilegio fare il mio dovere a Venezia».
Sul palco per ricevere il premio è salita visibilmente commossa Mara Venier, la “zia” nazionale che ha un particolare legame con la sua città natale.
«E’ un’emozione fortissima essere di nuovo a Venezia dopo anni di assenza, non ci sono riuscita per tanto tempo, non ce la facevo a superare la perdita di mia mamma. Sono felice di essere qui, a casa».
Meritatissimo anche il Premio a Pino Dionaggio, uno dei più grandi compositori contemporanei di grandi successi della musica leggera e di colonne sonore per il cinema italiano e internazionale.
Numerosi altri riconoscimenti
IlPremio San Marco è stato attribuito anche alle categorie economiche rappresentate da Cna, Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, Confindustria, alle aziende ospedaliere Ulss 4 e Ulss 3, oltre alla Federazione Italiana Medici di Famiglia.
Non sono mancati per le società partecipate del Comune di Venezia quali Actv, Vela, Veritas, Atvo.
Premiato inoltre il mondo culturale e delle Università: la Biennale, Ca’ Foscari, IUAV e la scuola Cesare Battisti, una delle più antiche di Mestre, la cui inaugurazione risale al 27 ottobre 1922.
Molti i cittadini del Comune di Venezia che hanno ricevuto l’osella e la pergamena, tra cui spiccano eccellenze dello sport, associazioni legate al volontariato e al sociale e giovani che portano avanti le tradizioni della città. Il Premio San Marco è andato anche a Oliver Astrologo e ai social creators Niko e Teo per aver raccontato l’Arsenale di Venezia attraverso una nuova comunicazione digitale.
Silvia Bolognini