Approvato dall’Aifa un trattamento locale efficace a lungo per chi soffre di iperidrosi, un disturbo finora sottovalutato
Nonostante le temperature decisamente sotto la norma delle ultime settimane, l’estate 2023 si sta sempre più avvicinando. E, per chi soffre il caldo, significa che stanno per tornare una serie di disagi, compreso l’aumento della sudorazione.
Per tanti (più di quanti dicano le stesse statistiche ufficiali su un disturbo finora sottovalutato a causa della mancanza di studi epidemiologi reali e risposte terapeutiche efficaci,) la sudorazione eccessiva, tecnicamente definita iperidrosi, è però un fenomeno che dura tutto l’anno.
Arriva però adesso dalla ricerca medica una speranza per gli oltre 7 milioni di italiani che si trovano tutti i giorni a fronteggiare la “ascella pezzata” di fantozziana memoria, con un impatto significativo sulla stessa qualità della propria vita sociale e lavorativa.
L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha infatti approvato una terapia locale contro l’iperidrosi con duraturi effetti di contenimento della sudorazione eccessiva in coloro che l’hanno provata.
Iperidrosi: cos’è
L’iperidrosi primaria è un disturbo funzionale cronico dovuto a un’alterata regolazione del sistema nervoso simpatico, che si traduce in una produzione di sudore eccedente i bisogni fisiologici per la termoregolazione dell’organismo.
A essere colpiti sono prevalentemente ascelle, viso, genitali e palmi e piante di mani e piedi.
Il disturbo riguarda tanto gli uomini che le donne, con una storia familiare per un quarto dei pazienti interessati, e generalmentesi manifesta prima dei 25 anni, con possibile comparsa già in età scolare.
A contribuire alla sottostima del fenomeno c’è anche il fatto che il 55% di chi ne è colpito non si rivolge al medico. Questo anche perché, fino ad oggi, mancava la consapevolezza di chi fosse lo specialista di riferimento, impedendo in molti casi un inquadramento clinico e terapeutico adeguato, lasciando spazio all’auto-stigmatizzazione del paziente, portato a ritenere che il proprio problema fosse solo un difetto estetico e non di salute.
Falsi miti da sfatare
Al di là dei falsi miti che circolano su chi suda troppo, il sudore in eccesso non ha cattivo odore, l’alimentazione (tranne certi cibi piccanti) non influisce sulla quantità di sudore, così come la rasatura dei peli è ininfluente e non esistono detergenti per ridurre la sudorazione.
L’iperidrosi, infine, non è una patologia estiva, né si suda perché si è ansiosi e dunque non bisogna vergognarsi di quello che è un disturbo funzionale e non un difetto.
L’evoluzione del trattamento e la nuova terapia
Lo stato delle opzioni terapeutiche e le prospettive future per l’iperidrosi sono state uno dei temi affrontati nella XX riunione delle Giornate di terapia in dermovenereologia.
Gli approcci terapeutici finora utilizzati prevedono trattamenti topici, iniettivi, fisici o chirurgici.
Molto efficace anche la terapia sistemica attraverso la somministrazione per via orale di anticolinergici, come glicopirronio bromuro e ossibutinina, che però spesso si accompagna a importanti effetti collaterali.
La nuova terapia che ha ottenuto a livello europeo l’indicazione specifica per il trattamento dell’iperidrosi focale primaria ascellare ed è quindi poi stata approvata dall’Aifa punta proprio sul glicopirronio, ma applicato per via topica.
I risultati delle sperimentazioni
Si tratta di una crema, prescrivibile in Italia dallo scorso febbraio, che contiene il principio attivo con una concentrazione all’1%. Già dal primo studio effettuato sul farmaco è emersa una riduzione importante del sudore prodotto fin dall’ottavo giorno, con un trend migliorativo nella seconda settimana mantenuto durante il follow-up.
Il farmaco è stato inoltre ben tollerato con effetti indesiderati in pochi casi e per lo più lievi e transitori. I ricercatori hanno quindi concentrato lo sviluppo sulla formulazione all’1%, riscontrando alla quarta settimana una riduzione del sudore mediamente del 64%. Oltre la metà dei partecipanti ha ottenuto una riduzione della sudorazione del 50% e circa un paziente su quattro una riduzione del 90%.
Di recente, sono stati pubblicati anche i risultati di un ulteriore studio che ha analizzato gli effetti a lungo periodo della crema al glicopirronio all’1%.
Dopo 12 settimane, la produzione di sudore si è ridotta mediamente del 66%, con una diminuzione importante già dopo le prime 4 settimane.
Anche l’Aifa, prima di autorizzare l’immissione in commercio, ha effettuato un test su un piccolo campione di pazienti. Con risultati ancor migliori, sia in termini di entità dell’effetto che della rapidità d’azione.
La riduzione del sudore è stata pari al 96% dopo una settimana e del 73% dopo 4. Il tutto senza nessun effetto collaterale.
L’azione della terapia sui recettori dell’acetilcolina
La crema può dunque essere adesso utilizzata, con solo un paio di applicazioni settimanali, anche al posto degli antitraspiranti topici, prodotti a base di cloruro di alluminio, irritanti e non efficaci in quanto bloccano l’escrezione invece di agire sullo stimolo.
La crema a base di glicopirronio bromuro agisce sui recettori dell’acetilcolina, neurotrasmettitore che stimola la secrezione delle nostre ghiandole sudoripare, bloccando l’input della sudorazione. Trattandosi di una molecola di piccole dimensioni, penetra attraverso la pelle raggiungendo la terminazione nervosa, ma non entrando in circolo nel sangue. È stato inoltre dimostrato che l’effetto si mantiene inoltre nel tempo, fino a 76 settimane. Non a caso, sottolineano i medici della Società Italiana di Dermatologia e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, che ha messo in campo una rete di professionisti per dare risposte alle persone che devono combattere con una sudorazione incontrollata, il 60% dei pazienti trattati ha dichiarato che la sua vita è cambiata in meglio.
Alberto Minazzi
Buongiorno anche io soffro di iperidrosi di mani e piedi eccessiva, ne ho provate di tutte, ma con poco successo, ora ho letto di questa crema che mi ha fatto entusiasmare, mi potete dire per favore il nome o i nomi di questa crema? Grazie mille