Fino al 31 dicembre si può richiedere il contributo per la revisione della propria auto
L’importo è decisamente limitato (9,95 euro a fronte di un costo totale da sostenere di 79 euro), ma vista l’obbligatorietà, a pena di multa, della revisione dell’auto, sarebbe comunque sciocco non prendere in considerazione il “bonus veicoli sicuri”. Anche perché, la riapertura da lunedì 3 aprile, della piattaforma per presentare la domanda dà il via al terzo e ultimo anno della possibilità di avere dallo Stato il contributo.
Introdotto nel 2021 dal Governo Draghi come compensazione parziale dell’aumento del costo delle revisioni effettuate presso un centro specializzato o un’officina specializzata e comprensivo di Iva, diritti e commissioni della Motorizzazione civile, entrato in vigore dal novembre di quell’anno, il bonus scadrà definitivamente il 31 dicembre 2023.
Il budget complessivo, per il 2023 come per gli anni precedenti, ammonta a 4 milioni di euro e le domande saranno accolte fino al raggiungimento di questa cifra. La richiesta va inoltrata online sull’apposita piattaforma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dal proprietario del veicolo a motore o dal primo dei cointestatari che compare sulla carta di circolazione in caso di comproprietà del mezzo.
Cosa serve per ricevere il contributo
L’accesso alla piattaforma deve avvenire tramite Spid, Cie o Cns, compilando quindi il modulo specifico, in cui inserire, tra gli altri dati, codice fiscale, targa del mezzo e Iban. L’accredito dei 9,95 euro avverrà infatti direttamente sul conto corrente indicato, con tempistiche non indicate, anche se sarà possibile seguire l’avanzamento della pratica attraverso lo stesso portale. Non è invece richiesto nessun allegato di copie del tagliando di revisione, né della ricevuta di pagamento, così come del superamento dei controlli ai fini dell’idoneità del mezzo.
Il bonus è richiedibile una sola volta, nell’arco dei 3 anni, per ogni veicolo. La verifica della piena funzionalità dell’auto ai fini di sicurezza, dopo il primo tagliando da effettuare trascorsi 4 anni dalla prima immatricolazione, deve essere infatti effettuata poi con cadenza biennale. Chi ha già usufruito del bonus nel 2021, così, non potrà accedervi nuovamente ora.