Sono mancate per tre anni. Ma le gite tornano a esser parte integrante dell’offerta formativa.
Con un aiuto per le famiglie in difficoltà
Ritornano le gite scolastiche e i viaggi all’estero. Anche per chi non potrebbe permettersele.
Il Ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara ha infatti annunciato che a breve una direttiva destinerà 50 milioni di euro alle scuole per viaggi di istruzione e visite didattiche per l’anno scolastico in corso.
Le risorse stanziate permetteranno alle famiglie meno abbienti di non far mancare ai figli la possibilità di usufruire di quella che è riconosciuta a tutti gli effetti un’importante offerta formativa della scuola.
“La difesa del diritto allo studio è una priorità per il Ministero dell’Istruzione e del Merito – ha detto il ministro – e presuppone la partecipazione di ogni giovane, senza che sia di pregiudizio la propria condizione sociale, a tutte le esperienze formative offerte dalla scuola. Tra queste rientrano a pieno titolo i viaggi d’istruzione e le visite didattiche, importanti occasioni di apprendimento e di crescita umana e civica. È per questo che sosterremo concretamente il ritorno al loro pieno utilizzo, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche per raggiungere un completo recupero della socialità dei ragazzi dopo le limitazioni imposte dalla pandemia”.
Con un avviso pubblico saranno resi noti gli istituti che beneficeranno dello stanziamento proveniente dal “”Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi”.
Alle scuole, poi, il compito di verificare le situazioni delle famiglie che richiederanno di poter beneficiare del contributo.
Sempre nella stessa ottica, sarà potenziato il programma Erasmus.
In questo caso, i fondi provengono dal Pnrr, che per i prossimi tre anni finanzierà scambi ed esperienze sul territorio europeo per studenti, docenti e personale scolastico con 150 milioni di euro.
