Il nosocomio di Roma triplica la prima posizione. Solo 5 ospedali italiani sono nella Top 100 mondiale
E’ ancora il Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma il migliore ospedale d’Italia.
Un primato che lo vede in top position da ben tre anni. A dirlo è la classifica stilata dal magazine americano Newsweek in collaborazione con statistica Inc. Non solo. Il nosocomio si posiziona anche 38esimo per quanto riguarda i migliori ospedali nel mondo.
“The World’s Best Hospital 2023”
La classifica ha preso in esame oltre 2.300 ospedali di 28 nazioni.
Il Gemelli, pur se ancora con difficoltà da smaltire per la pandemia non ancora del tutto cessata e l’aggiunta della crisi energetica per il conflitto in corso tra Russia e Ucraina, ha continuato, secondo le rilevazioni, ad assicurare innovazione ed eccellenza nelle cure.
“The Word’s Best Hospital 2023” ha calcolato i punteggi sulla base di quattro indicatori ponderati: valutazioni tra pari (49% nazionale, 5% internazionale); esperienze del paziente 14,5%; metriche di qualità ospedaliera 29%, implementazione delle valutazioni di esito su riscontro dei pazienti 2,5%.
Sono solo 5 gli ospedali italiani nella Top 100 mondiale, 13 nella Top 250.
Tra i primi dieci ospedali al mondo, le prime tre posizioni sono occupate da strutture americane: Mayo Clinic di Rochester; Clinica Cleveland; Ospedale Generale del Massachusetts. L’Europa vede al sesto, settimo e ottavo Gli ospedali di Svezia, Germania e Francia: Karolinska Universitetssjukhuset di Solna, Charitè di Berlino, Hopital Universitaire Pitié Salpetrière di Parigi.
Gli altri italiani in classifica Top 100 e 250
Dopo il 38° posto del Gemelli, per le strutture ospedaliere italiane arrivano al 60° posto il Niguarda di Milano, al 64° il San Raffaele, sempre di Milano e al 65° il Sant’Orsola di Bologna. Resta tra i primi cento l’ Humanitas di Rozzano (Mi), 89esimo.
Appena fuori invece il Policlinico San Matteo di Pavia (101°), l’Azienda Ospedaliera di Padova (103°) e l’Ospedale Borgo Trento di Verona (120°). Scendendo di posizioni, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo occupa il posto 134; le Molinette di Torino 149; il Santa Maria Nuova di Reggio Emilia 151, gli Spedali Civili di Brescia 215 e il Careggi di Firenze 237.
Il giusto riconoscimento al Gemelli
«L’attuale congiuntura – dichiara il presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs Carlo Fratta Pasini – offre straordinarie prospettive di crescita ulteriore sia nelle attività cliniche che in quelle di ricerca, ma anche preoccupazioni per l’aumento dei costi e per i limiti e i vincoli all’accesso ai fondi pubblici da parte di un ente che viene considerato di natura privatistica nonostante il carattere non profit. Il ruolo del Gemelli, che da un lato si fa carico di oltre un quinto dei bisogni sanitari dei cittadini del Lazio e dall’altro riesce a superare per qualità delle cure ogni altra struttura sanitaria nazionale, deve trovare adeguato riconoscimento e sostegno sia presso il nuovo governo regionale, sia in quello nazionale».
