Economia +

Pensioni: a marzo arrivano aumenti e arretrati

Pensioni: a marzo arrivano aumenti e arretrati

Nel sito INPS sono disponibili i prospetti con le cifre che arriveranno in base agli adeguamenti

Quanti soldi arriveranno nelle tasche dei pensionati il prossimo mese?
La risposta si trova sul sito INPS, dove è possibile verificare il “cedolino della pensione”, ovvero il documento che consente ai titolari di pensione di verificare l’importo erogato ogni mese dall’Istituto di Previdenza Sociale e di sapere i motivi per i quali la cifra può variare.
La cosa certa è che sarà il mese di marzo a portare la tanto attesa rivalutazione degli assegni pensionistici.

 

Aumento e arretrati in arrivo

Il pagamento avverrà con valuta 1 marzo per quelli accreditati presso Poste Italiane, valuta 3 marzo per quelli presso gli Istituti di credito.
L’importo è stato infatti aggiornato anche con il pagamento degli arretrati di perequazione riferiti ai mesi di gennaio e febbraio nei quali non era compresa la rivalutazione spettante. La perequazione è il meccanismo che consente di adeguare annualmente l’importo delle pensioni all’aumento del costo della vita per mantenere il reale potere d’acquisto.

Chi riceverà gli aumenti e di quanto saranno

L’aumento della pensione a marzo spetterà alle persone che fino allo scorso anno avevano un reddito da pensione cumulato superiore a 2.101,52 euro lordi mensili cioè quattro volte il trattamento minimo.
Chi percepiva meno di questa cifra ha già avuto gli aumenti. L’importo sarà rivalutato dell’85% dell’inflazione per la fascia corrispondente tra le quattro e le cinque volte il minimo, vale a dire del 6,205%.
Chi conta invece su un reddito da pensione tra le cinque e le sei volte il minimo (da 2.626,91 a 3.152,28 euro) riceverà solo il 53% dell’inflazione pari a una rivalutazione del 3,869%.
Le percentuali di rivalutazione scendono all’aumento dell’importo della pensione (insieme dei redditi pensionistici) fino ad arrivare a solo il 22% per chi ha assegni superiori a dieci volte il minimo (5253,81 euro al mese) con un solo 2,336% di recupero rispetto all’aumento dei prezzi.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Tag:  pensioni