Eletta ieri sera la reginetta del Carnevale veneziano
Ha un sorriso dolce e aggraziato, i lineamenti gentili e l’eleganza di una ballerina, quale di fatto è.
Beatrice Raffael, 23 anni, Bibi per tutti coloro che la conoscono e le vogliono bene, è la Maria del Carnevale di Venezia edizione 2023.
Riservata e modesta, lascia trapelare dalla luce felice degli occhi la sua soddisfazione e dedica la sua vittoria ai nonni, quelli che non ci sono più, ma il cui ricordo porta sempre con sé e quelli che continuano con orgoglio a seguire i suoi traguardi.
Nel ballo, dove si è contraddistinta per anni con la sua determinazione a non mollare mai, neppure quando è salita più volte sul palco dopo un intervento con la gamba fasciata, nello studio, con la laurea magistrale in Lingue e Letterature Europee conseguita lo scorso anno all’Università Ca’ Foscari di Venezia e con gli esami della specialistica in corso e nella sartoria e nell’uncinetto, passioni che coltiva con estro e che le danno modo di realizzare originali borse e indumenti che a lei, nemmeno a dirlo, stanno benissimo.
Dieci giorni di magia veneziana
Assieme alle altre sue 11 compagne di avventura, in questi giorni di Carnevale ha fatto un po’ di tutto: passerelle, cene, feste a palazzo e incontri, tra i quali quello con gli studenti dell’istituto alberghiero Barbarigo, che l’ha messa anche ai fornelli.
Ma il momento più emozionante e atteso, è stato quello di ieri al Gran Galà nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, dove la giuria ha reso noto il nome della vincitrice di quest’anno nella serata presentata da Linda Pani (Maria dell’Anno 2019) e dal Principe Maurice.
Stamani, di nuovo in attività, nell’ultimo giorno di Carnevale, con la consegna da parte del Comune ai ragazzi dell’Aipd (Associazione italiana persone down) del ricavato ottenuto con l’asta benefica “Volo del colombo immaginario” con la collaborazione dell’associazione “Venezia è…(storia arte cultura)” e dei Mascareri, manifestazione artistica collaterale alla Festa delle Marie del Carnevale.
Nell’occasione è stata anche eletta reginetta del Gazzettino di Venezia la diciannovenne accompagnatrice turistica Lavinia Malerba, del Lido di Venezia.
Tra la commozione generale, l’abbraccio tra le due regine del Carnevale di Venezia circondate dall’affetto delle altre dieci bellissime Marie in gara.
Le altre concorrenti selezionate erano Giulia Polselli, studentessa diciottenne di Oriago, Elisa Bermani, 27 anni, insegnante di Venezia, Sara Barbiero, infermiera ventisetenne di Spinea, Agata Scarpa, 24 anni, studentessa di Chirignago, Caterina Minach, 20 anni, studentessa di Mestre, Laura Libbi, 18 anni, studentessa di Camponogara, Martina Codolo, 19 anni, studentessa di Sant’Erasmo, Giulia Caramel, 24 anni , studentessa di Mestre, Giorgia Boldrin, 19 anni di Marcon, aspirante attrice e Matilde Grandesso, 20 anni di Mestre, studentessa.
La tradizione della Festa delle Marie
La Festa delle Marie, diventata dal 1999, quando ne ripropose la rievocazione storica il regista Bruno Tosi, uno dei momenti clou del carnevale di Venezia, era una celebrazione che si teneva ogni anno a partire dal IX secolo, nella Basilica di San Pietro di Castello, dove oggi parte il corteo iniziale. Fu poi soppressa nel 1379.
Si trattava in origine di una benedizione delle giovani che si sarebbero sposate entro l’anno.
In questa occasione, le 12 ragazze più povere e più belle, beneficiavano dei doni, abiti e gioielli soprattutto, prestati dalle principali chiese e famiglie nobili cittadine.
Nel 946, tuttavia furono rapite da un gruppo di pirati istriani. I veneziani non si persero d’animo, ingaggiarono una spedizione a caccia dei malfattori e riuscirono a liberare e a riportare dai loro sposi le 12 fanciulle e le ricchezze che indossavano.
Quando il Doge Pietro III Candiano chiese ai veneziani che avevano affrontato i pirati come premiarli, essendo questi di Santa Maria Formosa, dedicata al culto di Maria, risposero di volere che l’impresa fosse ricordata ogni anno con una solenne visita alla loro chiesa, che divenne il simbolo della Festa delle Marie.
Valentina Rossi