A volte basta veramente poco: una difficoltà, qualche mattone e una buona idea
“La vita, spesso, ha più fantasia di noi”.
La vera magia però avviene quando è proprio la fantasia umana a intrecciarsi con quella delle nostre vite, andando a raccontare una storia impensabile, forte, ispirante per chiunque ne abbia a che fare.
È questo il caso della storia dei Talents, che mette insieme parole come “autismo”, “Lego”, “barriere architettoniche”, “lavoro” e dimostra quanto la diversità non sia una sfortuna, ma un’occasione per vedere e creare un mondo originale e inclusivo.
LEt’s GO : dai lego alle rampe contro le barriere architettoniche
Da qui nasce il progetto LEt’s GO: costruire delle rampe con i mattoncini Lego, così da poter superare le barriere architettoniche.
I creativi dietro al progetto LEt’s GO sono proprio i Talents: Enrico Balestra, Nicola Barzon, Ludovico Lancia, Enrico Ortile e Alessandro Padrin.
Cinque ragazzi nello spettro autistico incontratisi nel settembre del 2020 in un percorso di inserimento al lavoro per persone con disabilità promosso dal SIL Ulss 6 di Padova.
La scintilla che ha fatto scattare LEt’s GO è nata da Enrico Balestra, che si occupa in prima persona del progetto.
Appassionato sia dei mattoncini danesi che di videogames, un giorno Enrico ha iniziato a portare in ufficio un Super Mario fatto coi Lego.
Da qui, l’idea di costruire qualcosa di più grande, grazie all’intuizione di Sebastiano Rizzardo, responsabile comunicazione di Habile (il programma di inserimento al lavoro); in Germania esiste già una donna disabile, Rita Ebel, che costruisce rampe con questi giocattoli per superare le barriere architettoniche che quotidianamente si ritrova ad affrontare. Perché non organizzarsi anche in Italia?
Il resto è stato un armarsi di Lego riciclati, colla, pazienza e costanza per dedicarsi all’assemblaggio di queste rampe colorate.
Per i Talents, un testimonial d’eccezione
Per costruirne una servono migliaia di mattoncini: per questo motivo procede di pari passo la raccolta-donazione dei giocattoli, che da inutilizzati possono ricevere una nuova vita volta a facilitare quella degli altri.
A oggi sono state installate sette rampe: nei comuni di Selvazzano Dentro e Padova, due a Recoaro Terme (VI), un’altra nell’asilo di Saccolongo (PD).
Alla storia dei Talents si è appassionato anche Damiano Marini, atleta paralimpico, viaggiatore e scrittore.
Che ha deciso di aiutare i Talents a divulgare il progetto LEt’s GO sui suoi canali social, per incrementare le donazioni di Lego e la conseguente costruzione di rampe, grazie alla dimostrazione diretta di quanto un’idea semplice ma originale possa cambiare la vita quotidiana di chi si ritrova ad affrontare le barriere architettoniche.
Tutti per uno, uno per tutti
Ognuno dei cinque ragazzi del TalentsLab ha il proprio campo di passione e competenza: mentre Enrico Balestra si dedica alla costruzione delle rampe Lego, Nicola Barzon è appassionato di montaggio video, ha come fonte di ispirazione Stanley Kubrick e sta realizzando un documentario su di sé intitolato Caos & Gioia.
Ludovico Lancia è invece uno scrittore che sfida apertamente i luoghi comuni sullo spettro dell’autismo; se ancora si crede che gli autistici siano “gusci vuoti senza emozioni e sentimenti”, con il suo libro Jack e gli amici (Cleup) Ludovico trasmette proprio queste sensazioni grazie a una storia fantastica, a volte surreale.
Anche Enrico Ortile lavora con le parole. È colui che si occupa delle interviste quando i Talents sono coinvolti in eventi pubblici ed è il narratore delle storie dei colleghi. Anche lui sta scrivendo un libro dal titolo Anche io so stare al mondo. L’ultimo arrivato della compagnia (ottobre 2021), Alessandro Padrin, è l’artista del gruppo: disegna sul suo sketchbook immagini vivide e colorate, per poi stamparle su cartone riciclato. Ha già esposto a Padova e a Milano; raccoglie le sue creazioni nel canale Instagram @bluepandora02 insieme a recensioni di serie tv e film.
Si può sempre creare un mondo diverso
Inseriti quindi nel mondo della comunicazione e dell’inclusione, i Talents lavorano insieme nel network di cooperative sociali Riesco, L’Iride, Provate, che operano nella provincia e nel comune di Padova (Saccolongo, Selvazzano).
Sono soprattutto un chiaro esempio di come, nonostante le difficoltà, si possa creare un mondo diverso, più originale e inclusivo, nel momento in cui viene data la chance di potersi esprimere non secondo modelli precostituiti ma in base alle persone che abbiamo di fronte, a prescindere dai loro pregi e dai loro (presunti) difetti.
A volte basta veramente poco: una difficoltà, qualche mattone e una buona idea.
Damiano Martin