Lo stabilisce un emendamento del Governo al Decreto Milleproroghe. Le categorie che possono presentare domanda
Coloro che intendono acquistare casa avranno 3 mesi in più per poter presentare la richiesta di accedere alle garanzie potenziate messe a disposizione con il Fondo di garanzia prima casa per i mutui, che, purché il mutuo non superi i 250 mila euro, consente di usufruire di un finanziamento coperto fino all’80% della quota capitale dallo Stato.
Un emendamento al Decreto Milleproroghe ha infatti prorogato al 30 giugno, il termine limite entro cui le categorie ammesse al beneficio potranno presentare la domanda di un mutuo a cui sarà applicato un tasso effettivo globale che non superi il tasso effettivo globale medio (Tegm).
I tassi dei mutui agevolati
Il Tegm è il tasso di riferimento, pubblicato ogni 3 mesi dal Ministero dell’Economia, che permette il calcolo della soglia di usura, superata la quale il finanziamento diviene illegale. Attualmente, e fino al 31 marzo, il tasso è del 4,61% per i mutui ipotecari a tasso fisso e del 3,73% per quelli a tasso variabile. Secondo i dati di Bankitalia, a dicembre 2022 i tassi di interesse sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di immobili sono scesi al 3,36% dal 3,55% di novembre.
Chi può usufruire del mutuo agevolato
La norma indica espressamente e 4 categorie “prioritarie” dei potenziali beneficiari degli sgravi. In primo luogo, la misura si rivolge alle giovani coppie, siano esse sposate o conviventi “more uxorio”, che abbiano costituito un nucleo familiare da almeno due anni.
La seconda categoria è quella dei nuclei monogenitoriali all’interno dei quali risultino figli minori conviventi.
Possono presentare domanda anche i giovani di età inferiore ai 36 anni (per i quali, se in possesso di un Isee non superiore a 40 mila euro annui, il Decreto Sostegni bis ha previsto fino a fine anno, con il rispetto di alcune condizioni, anche l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale) e, infine, i conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.
Anche per chi rientra in queste categorie è comunque richiesto un ulteriore requisito.
Alla data di presentazione della domanda i soggetti interessati non dovranno essere proprietari di altri immobili a uso abitativo, nemmeno all’estero, salvo che l’acquisto della proprietà sia avvenuto in seguito a una successione ereditaria e che l’immobile sia ceduto a titolo gratuito a genitori o fratelli.