Gli italiani investono sul mattone
La ricchezza degli italiani, secondo i dati aggiornati al 2021 è in lieve crescita.
Una frase che di questi tempi può sembrare inconsueta visto il clima di politica internazionale non proprio tranquillo e l’inflazione, fattori che influiscono sui risparmi dei cittadini.
Secondo i dati diffusi da Bankitalia e Istat nel report “La ricchezza dei settori istituzionali in Italia 2005-2021” gli italiani hanno avuto un lieve incremento nella ricchezza pro capite rispetto agli anni precedenti.
La crescita riguarda le famiglie, le società finanziarie e le amministrazioni pubbliche.
Secondo il rapporto, nel 2021 la ricchezza netta delle famiglie italiane ha toccato i 10.422 miliardi di euro, pari a 176 mila euro pro capite, con un incremento rispetto al 2020 del 3%, ovvero di oltre 300 miliardi.
“I dati – ha dichiarato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi – ci dicono che il 2023 non sarà così fosco, anzi”.
L’investimento sul mattone
A consolidare una lettura incoraggiante è il settore immobiliare, che nel 2021 ha aumentato le vendite dello 0,4% (+23 miliardi) .
Sono diverse le ragioni che hanno sostenuto la crescita delle compravendite: la fiducia nell’investimento sul mattone, gli incentivi e i mutui agevolati per le giovani coppie e la voglia post pandemia di godere di spazi nuovi, magari più ampi e con una piccola porzione di giardino o scoperto.
La casa, come rileva l’ultima pubblicazione del Censis “Gli italiani e la casa”, ha assunto un valore sociale che non è mai stato così in alto, nonostante il valore economico non sia paragonabile al passato.
Per quanto riguarda il settore occupazionale, il superamento delle posizioni lavorative del periodo pre-pandemia è arrivato nel 2022, che ne ha registrate 388 mila con un numero crescente di assunzioni pari a 37 mila rispetto alle 33 mila pre covid.
Valentina Rossi