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In vacanza con il nostro avatar: le nuove prospettive del turismo

In vacanza con il nostro avatar: le nuove prospettive del turismo
Bi Village a Fasana

Nasce la prima Academy dedicata agli operatori dell’Open Air. In collaborazione con il Metaverso

Visitare” la struttura prescelta per le proprie vacanze, testandone le qualità prima di entravi fisicamente, un servizio di cui potranno usufruire anche gli studenti della prima Academy dedicata agli operatori dell’Open Air.
Sarà infatti il proprio Avatar a muoversi nel mondo parallelo del Metaverso, vivendo e imparando a conoscere, sia pur virtualmente, le prerogative del territorio e dell’hotel in cui trascorrerà le vacanze o dove lavorerà come dipendente.
E’ questa una delle caratteristiche del progetto ideato dal gruppo privato BiHoliday in sinergia con Ciset – Centro Internazionale di Studi sull’Economia del Turismo.

L’open air: un settore in continua crescita

Il post pandemia è contrassegnato da una ripresa a 360 gradi del turismo, una crescita che riguarda e coinvolge le città d’arte, le località balneari, la montagna, ma anche luoghi lontani, raggiungibili con viaggi intercontinentali.
Ma è l’Open Air il comparto turistico che in questo momento sta vivendo la crescita maggiore, soprattutto nell’area dell’Alto Adriatico, Veneto in testa, dove  il 2022 si è rivelato un anno davvero straordinario: +17% di turisti stranieri, +4% di italiani.
Sul tavolo degli imprenditori che si occupano di quello che è oggi il comparto turistico più dinamico d’Italia c’è però il grande problema del personale e della formazione, un tema delicato che riguarda ora anche la digitalizzazione.
Ecco perché è nata la prima Academy dedicata agli operatori dell’Open Air, un istituto varato da Ciset – Centro Internazionale di Studi sull’Economia del Turismo, in sinergia con BiHoliday, gruppo privato che vale circa 1 milione di presenze all’anno nei due villaggi gestiti direttamente: il San Francesco a Caorle, nel veneziano e il Bi Village a Fasana, in Croazia.

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Villaggio San Francesco, Caorle

Comunicazione e accoglienza, conoscenza del territorio e digitalizzazione

Prospettive e problematiche turistiche dell’Open Air nell’Alto Adriatico, sono state inquadrate nel corso di una conferenza stampa molto diversa dal solito, in parte dal vivo, in parte nel Metaverso, a cui hanno partecipato Simone Puorto, giornalista esperto di tech tourism, in diretta dalla Sala MetaBiHoliday Spatial.io – Metaverso, l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner; il presidente di Faita-Federcamping, Alberto Granzotto; il presidente del Ciset, Michele Tamma; la Head of Research, Valeria Minghetti; e la Senior Researcher, Federica Montaguti con il DG di BiHoliday Ilenia Cherubin, presenti invece all’Università di Ca’ Foscari.
“BiAcademy rappresenta un unicum nel panorama italiano e internazionale – ha spiegato Federica Montaguti -. Si rivolge a tutte le figure del settore Open Air, anche a quelle con contratti a tempo determinato che meritano attenzione e formazione, indipendentemente da dove si andrà poi a sviluppare la loro carriera”.
Nel percorso di circa 200 ore saranno fornite infatti non solo competenze nel campo della comunicazione e dell’accoglienza, ma anche della conoscenza del territorio e delle sue opportunità, concentrandosi anche sullo sviluppo di abilità digitali e sulla capacità di gestire tempo, priorità e rapporto con i colleghi.
“La didattica è basata soprattutto su interazione e simulazioni in modo da mettere il più possibile gli studenti/nuovi assunti in contatto con situazioni reali e rendere l’apprendimento adatto a tutti anche grazie alla co-presenza di esperti senior, professionisti e manager di BiHoliday – ha aggiunto Montaguti – Durante il percorso  gli studenti vivranno inoltre due settimane intensive nel camping San Francesco per entrare in sintonia con la struttura e conoscere da vicino il territorio”.

Si entra in Meta

“Ma l’ Academy dedicata agli operatori dell’Open Air utilizzerà anche il Metaverso per creare simulazioni in grado di proiettare gli studenti nel mondo dei due villaggi gestiti da BiHoliday, un’integrazione che verrà offerta anche ai clienti che prenoteranno le proprie vacanze nelle nostre strutture – ha annunciato il DG di BiHoliday Ilenia Cherubin –. Chi lo vorrà potrà infatti ricevere un link a cui collegarsi per entrare nell’universo parallelo del Metaverso e “visitare”, sia pur virtualmente, attraverso il proprio Avatar, il villaggio scelto per la propria vacanza, prima di entrarvi fisicamente, testando cosi la qualità dei servizi offerti”.

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Da sx: l’assessore regionale al Turismo Federico Caner ed Ilenia Cherubin

Il Nord est concentra il 22% delle imprese del settore

“Il Nord Est che concentra il 22% delle imprese del settore, ha confermato il suo ruolo di area top per il turismo Open Air in Italia anche nell’estate 2022, con una crescita del +17% della domanda straniera, trainata dal tradizionale mercato tedesco – ha rilevato Valeria Minghetti, Head of Research del Ciset  – È l’unica area in Italia dove aumentano i turisti italiani (+3% degli arrivi e +4% delle notti), mentre nelle altre zone il turismo domestico rimane stabile dopo il boom del 2021. Anche l’incremento del fatturato è superiore nel nord est rispetto alla media italiana: +13% contro il 6%”.
A fronte di questi risultati, si prospetta la sfida di garantire vacanze di sempre maggior qualità.
“Con l’avvio di questa esperienza – ha detto Ilenia Cherubin, DG di BiHoliday – immaginiamo di poter costruire una rete forte, capace di interagire con costanza, fatta di imprenditori e amministrazioni in grado di garantire una qualità della ricettività sempre maggiore, un livello occupazionale costante, non più solo stagionale ed uno switch (conversione ndr) verso una digitalizzazione sempre più diffusa”.

Il gradimento va conquistato e mantenuto. “Soprattutto – ha sottolineato Michele Tamma, presidente del Ciset – in questo particolare ambito il successo chiede di dare risposte nel campo della sostenibilità e della competitività internazionale da parte delle nostre eccellenze e delle nostre imprese”.
Un punto su cui è ritornato l’assessore al Turismo della regione Veneto Federico Caner: ” Il settore dell’open air -ha rimarcato – è sicuramente uno dei segmenti che meglio ha reagito al post pandemia ed ha contributo alla ripresa del turismo veneto, arrivando in alcuni periodi a registrare presenze addirittura superiori al 2019, anno record. I dati positivi del 2022, se da un lato confermano il valore della cultura dell’accoglienza degli operatori della nostra Regione e l’importanza del fattore umano, dall’altro però rappresentano anche un punto di riflessione per accrescere la qualità dei servizi offerti, soprattutto in ottica strategica di pianificazione”.

Claudia Meschini

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