Se la domanda è stata respinta si può ripresentare. Possono riceverlo anche coloro che non hanno una partita IVA
Con l’inizio del nuovo anno arrivano delle novità per il bonus 200 euro a sostegno dei redditi medio bassi per far fronte all’impennata dell’inflazione.
Cosa cambia nel 2023? La buona notizia riguarda la possibilità di richiedere il riesame. Significa che è possibile la revisione delle istanze “respinte” , che potrebbero magari essere accettat se corrispondenti ai parametri.
Come funziona la richiesta di riesame
Accedendo alla sezione del sito Inps da cui è stata trasmessa la domanda, si trova il tasto “Chiedi riesame”. Quando lo si clicca è possibile inserire la motivazione della richiesta e, attraverso la funzione “Allega documentazione” fornire documenti a supporto della domanda.
L’esito delle domande e le motivazioni del rigetto sono visibili nel medesimo sito alla voce “Esiti”, che riguardano l’indennità una tantum 200 euro.
Quanto indicato è visibile sia da parte dei cittadini che accedono al portale tramite le proprie credenziali sia da parte dei patronati ai quali ci si può essere rivolti per il disbrigo delle pratiche.
Il bonus per lavoratori dipendenti e pensionati
Per tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati, con una retribuzione lorda annua non superiore ai 35mila euro, il contributo è scattato con la retribuzione di ottobre previa dichiarazione di non aver già beneficiato dell’indennità. E’ stato erogato tramite i datori di lavoro.
Nella platea dei beneficiari ci sono anche i dipendenti con contribuzione figurativa integrale.
L’Inps comunica infatti che hanno avuto o hanno diritto a percepire il bonus i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo (Fpls) con 50 contributi giornalieri nel 2021, i lavoratori autonomi occasionali privi di partita Iva, gli incaricati di vendite a domicilio, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.
Oltre ai percettori del reddito di cittadinanza. Per questi ultimi è stato erogato a novembre qualora però i membri del nucleo non abbiano già beneficiato dello stesso contributo perchè appartenenti alle altre categorie destinatarie del sussidio. Per quanto riguarda i titolari di pensione, l’Inps ha processato le informazioni in base ai requisiti richiesti. Sono la titolarità del trattamento a giugno 2022 e un reddito Irpef non superiore ai 35mila euro nell’anno di imposta 2021. Le persone in attesa di rinnovo dell’invalidità al 30 giugno hanno ottenuto l’accredito, ove sia stato confermato, senza soluzione di continuità.
Altre categorie di beneficiari
Il Bonus di 200 euro possono averlo anche i beneficiari di Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola e i lavoratori che usufruiscono della mobilità in deroga. Per tutte queste categorie, la liquidazione è avvenuta nel mese di ottobre, mentre per quanto riguarda l’ulteriore Bonus di 150 euro del decreto Aiuti Ter arriverà entro febbraio 2023 a patto che abbiano effettivamente percepito la disoccupazione a novembre 2022.
Previa presentazione della domanda in via telematica, collaboratori coordinati e continuativi, dottorandi e assegnisti di ricerca, lavoratori stagionali, a tempo determinato, intermittenti e iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo la corresponsione dell’indennità avverrà entro il 31 gennaio.
Il Bonus 200 è riconosciuto anche ai lavoratori domestici dell’Inps che abbiano un rapporto attivo alla data del 18 maggio 2022, un reddito 2021 non superiore a 35mila euro e al momento della presentazione della domanda non devono essere titolari di altra attività di lavoro dipendente o di pensione.
Silvia Bolognini
Un aiuto grazie io non ho ricevuto ancora i 200 euro non ho fatto domanda perché andava in automatico perché io ho percepito 1600 euro e 2400 euro bonus di conte, vorrei sapere se mi arrivano grazie
Non siamo in grado di saperlo Loredana. Se è una lavoratrice dipendente può chiedere all’amministrazione della sua azienda. Ci spiace di non poterla aiutare