La farina di grilli per pane, biscotti, pasta e zuppe e molto altro
Il grillo domestico in polvere potrà arrivare sulle nostre tavole. E quando andremo a fare la spesa ci capiterà di trovarlo tra gli ingredienti che compongono pane, cracker, grissini, pasta, biscotti.
Così come nelle salse, prodotti trasformati a base di patate, piatti a base di legumi e verdure, pizza, prodotti a base di pasta, siero di latte in polvere, analoghi alla carne, zuppe e concentrati o polveri per zuppe, bevande simili alla birra, dolciumi al cioccolato, snack.
L’Unione europea ha infatti autorizzato il commercio di questo nuovo alimento.
La Commissione aveva chiesto lo scorso luglio una valutazione in merito all’Autorità europea per la sicurezza alimentare e l’esito positivo ha fatto sì che ora sia stato dato il via libera al suo utilizzo.
Il nuovo alimento sicuro che si può vendere e mangiare
Il Regolamento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea.
La polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus, questo il nome scientifico, può dunque essere commercializzata e utilizzata come alimento nell’Unione europea. Il testo del Regolamento precisa che solo la società Cricket One Co. Ltd è autorizzata per cinque anni a immetterla sul mercato, salvo nel caso in cui un successivo richiedente ottenga l’autorizzazione.
La denominazione esatta sull’etichetta dei prodotti alimentari che la conterranno è appunto “polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico)”.
La stessa indica che l’ingrediente potrebbe provocare reazioni allergiche nei consumatori con allergie note ai crostacei e ai prodotti a base di crostacei, ai molluschi e prodotti a base di questi, agli acari della polvere.
Il nuovo alimento è costituito dalla polvere parzialmente sgrassata che si ottiene attraverso una serie di fasi. Innanzitutto è previsto un periodo di digiuno di 24 ore degli insetti Acheta domesticus per consentire lo svuotamento intestinale. Successivamente si procede all’uccisione mediante congelamento. Seguono il lavaggio, il trattamento termico, l’essicazione, l’estrazione dell’olio (estrusione meccanica) e la macinazione.
La maggioranza degli italiani boccia il grillo in polvere
Forse con il tempo ci si potrebbe abituare all’idea ma per il momento il nuovo alimento non piace agli italiani.
A dirlo è un’analisi Coldiretti/lxe’ secondo la quale il 54% degli italiani si dichiara contrario agli insetti a tavola. Solo il 16%è favorevole, mentre il 24% è indifferente e il 6% non si è espresso.
«Al momento l’Unione europea – fa presente Coldiretti – ha già autorizzato per la vendita, come cibo da portare in tavola oltre ai grilli domestici, la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e la Locusta migratoria. Una corretta alimentazione non può però prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati. L’arrivo degli insetti sulle tavole solleva però precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari».
Lollobrigida: «Non ci sarà nessuno spazio per carne sintetica e farina di grilli»
La decisione di autorizzare il commercio del grillo domestico in polvere sta scatenando le reazioni.
A partire da quella del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che ha ribadito: «In questo Governo non ci sarà nessuno spazio per carne sintetica e farina di grilli. Il nostro obiettivo è difendere i cittadini dalle degenerazioni che vogliono far passare l’idea che basta nutrirsi, a prescindere da dove e come viene prodotto il cibo». Contrari al Regolamento anche Filiera Italia, associazione che riunisce agricoltori e imprese alimentari italiane.
Silvia Bolognini