Il 3 gennaio è legato in Italia a una piccola rivoluzione: fu in quella data che, nel 1954, iniziavano le trasmissioni Rai
Il 3 gennaio 1954 era una domenica di sole.
Ma la maggior parte degli italiani, a una passeggiata, preferirono il rifugio in un bar o in alcune rare case di amici.
L’appuntamento era di quelli rivoluzionari: iniziavano ufficialmente le trasmissioni televisive su un unico canale: la Rai-Radio Televisione Italiana.
Di fatto si trattava di tre programmi nell’arco dell’intera giornata: la telecronaca dell’inaugurazione degli studi di Milano e dei trasmettitori di Torino e di Roma alle 11 del mattino, il Pomeriggio Sportivo con inizio alle 15.45 e la proiezione del film “Le miserie del Signor Travet” diretto da Mario Soldati.
Il primo telegiornale
Sotto la direzione di Vittorio Veltroni, inoltre, veniva trasmesso il primo telegiornale.
Un prodotto nuovo e sperimentale, che calcava un po’ le modalità del Giornale Radio focalizzando sugli eventi ritenuti di importanza e interesse nazionale.
Tra questi primi ci saranno la Fiera di Milano, la regata storica di Venezia, la benedizione Urbi et Orbi di Pio XII, il Gran Premio di Monza.
A lungo non ci sarebbe stata la cronaca.
Ma quanti erano gli italiani in grado di vedere la tv?
Quanti bastavano per farne l’elettrodomestico più potente da lì al secolo successivo.
I primi a dotarsi di un televisore furono bar, trattorie e ristoranti, così come le famiglie più abbienti. E poi tutti coloro che, anche a costo di grandi sacrifici, avrebbero potuto.
Solo un anno dopo, grazie alla veloce estensione dei trasmettitori, si poteva captare il segnale in quasi tutto il Paese e fu un enorme successo la prima trasmissione di Mike Bongiorno, “Lascia o raddoppia”.
Una curiosità: era sempre il 3 gennaio, ma del 1982, quando nacque Italia 1. Il secondo canale Mediaset si deve a un’idea di Edilio Rusconi.