Economia +

Mercato del lavoro: 247 mila occupati in più in un anno

Mercato del lavoro: 247 mila occupati in più in un anno

Cala la disoccupazione. Lo sottolinea l’Istat, in un rapporto che presenta però luci e ombre

In un anno, alla fine del terzo trimestre, i lavoratori con un’occupazione, in Italia, sono aumentati dell’1,1%, con 247 mila persone in più che hanno un posto di lavoro, portando il totale a 23 milioni e 126 mila.
Il dato emerge dal nuovo rapporto sul mercato del lavoro pubblicato dall’Istat, che aggiorna la situazione dopo 9 mesi del 2022. Dal quale, però, nel confronto con il 2021 e con il trimestre precedente, emergono anche spunti di riflessione di segno contrario.

Il confronto con il 2021

Il dato sull’occupazione in termini tendenziali mostra che, rispetto a 12 mesi fa, sono aumentati sia i dipendenti a tempo indeterminato (+158 mila, +1,1%) che quelli a termine (+23 mila, +0,7%), ma anche i lavoratori indipendenti: +1,4%, pari a 66 mila in più.
In parallelo, sono diminuiti tanto i disoccupati (-284 mila, -12,9%) che gli inattivi in età lavorativa tra i 15 e i 64 anni (-1,9%, ovvero -254 mila), con i relativi tassi che scendono rispettivamente del -1,1% e del -0,4%. E, per la prima volta dal 2011, le persone in cerca di occupazione scendono sotto quota 2 milioni.
In crescita, però, anche i “rassegnati” che non cercano lavoro nella convinzione di non riuscire a trovarlo: con un aumento dell’8,4% (che sale al +11,6 tra gli uomini) rispetto al 2021 hanno superato quota 1,1 milioni. E il tasso dei posti vacanti è aumentato del +0,1%.

lavoro

Il numero di ore lavorate è aumentato, nel confronto su base annua, del +2,7% ed è in crescita, nello stesso periodo, anche il pil: +0,5% in termini congiunturali e +2,6% tendenziale.
Le retribuzioni lorde per il lavoro dipendente sono aumentate in un anno del +0,3% di fatto e del +0,9% su base tendenziale: in ogni caso, molto al di sotto dell’inflazione.

Il confronto tra trimestri

Il tasso di occupazione, attestato al 60,2%, è stabile rispetto al secondo trimestre 2022, una delle percentuali più alte dal 2004, mentre scende di -0,2 punti quello di disoccupazione e cresce del +0,1% quello di inattività. Gli occupati nel terzo trimestre, in ogni caso, sono calati di 12 mila unità, con uno -0,1% nel confronto col trimestre precedente.
Ciò, spiega l’Istat, è legato alla diminuzione (-1,9%, – 59 mila) dei dipendenti a termine, “non compensata dall’aumento di quelli a tempo indeterminato (+34 mila, +0,2%) e degli indipendenti (+12 mila, +0,2%)”.
Tra secondo e terzo trimestre, poi, si è registrato un aumento del +0,5% di dipendenti (+0,6% full time e +0,3% part time), a conferma di una crescita tendenziale del +3,8% (anche in questo caso più evidente, +4,5% per i tempi pieni rispetto al +2,1% del lavoro a tempo parziale), pur rallentata rispetto al trimestre precedente.
L’Istat presenta infine i dati provvisori del mese di ottobre 2022, confrontati con quelli di settembre.
L’aumento degli occupati è del +0,4% (+82 mila), quello del tasso di occupazione del +0,2%, mentre continuano a scendere disoccupati (-0,4%, -8 mila) e inattivi (-62 mila, -0,5%).

Alberto Minazzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.