Dal 28 al 30 gennaio 2023, Venezia ospiterà una tre giorni dedicata al mondo di Bacco
Mettiamo insieme 2 eccellenze: Venezia, città unica al mondo, e il vino, uno dei prodotti di punta del made in Italy.
Dall’unione di questi elementi nasce “Wine in Venice”, l’appuntamento per raccontare e celebrare il “nettare di Bacco” e il suo mondo.
Sarà infatti proprio il vino ad inaugurare il calendario dei grandi eventi 2023 nel capoluogo veneto.
Per 3 giorni, un ricco calendario di iniziative coinvolgerà intenditori e appassionati in momenti di confronto, approfondimenti, degustazioni, presentazioni, talk, formazione masterclass e spunti di riflessione per delineare i prossimi passi decisivi del settore.
Fulcro di “Wine in Venice”, presentato a Palazzo Marin, 2 delle location più prestigiose e simboliche della città: la Scuola Grande della Misericordia e Ca’ Vendramin Calergi, sede del Casinò.
Il vino da raccontare tra sostenibilità, etica e innovazione
Venezia dal 28 al 30 gennaio diventerà così palcoscenico ideale per i protagonisti e i tanti attori del settore enologico: dai produttori, agli opinion leader, agli esperti di innovazione etica e sostenibilità, agli influencer.
Non mancheranno eventi collaterali che si svolgeranno nelle settimane precedenti l’evento.
Perché la scelta di Venezia per “Wine in Venice”?
«Venezia è stata innanzitutto il più grande mercato vitivinicolo nel periodo della Serenissima – sottolinea il presidente dell’Associazione Italiana Sommelier, Gianpaolo Breda. – Il vino era al centro dei mercati, dei viaggi di mare: quel vino che ha dato il toponimo a calli, sottoporteghi e ponti. Quindi un’origine antica, che oggi andiamo a consolidare con questo importante appuntamento dedicato al settore».
«“Wine in Venice” – continua Gianpaolo Breda – vuole far passare un concetto di vino come cultura sotto l’egida di quelli che sono i principi della sostenibilità, dell’etica e dell’innovazione. Quindi un messaggio che vada oltre il pensiero di una semplice bevanda da gustare, bensì da raccontare nella sua storia millenaria. Vogliano valorizzare il mondo enogastronomico aprendo le porte ai produttori, ai professionisti e ristoratori ma anche estimatori del buon calice».
Il Red Carpet del Vino alla Scuola Grande della Misericordia
All’interno dell’ampio panorama vinicolo italiano, “Wine in Venice” vuole dare luce a una piccola selezione di produttori che, con i loro progetti, la loro visione, impegno e responsabilità, stanno appunto contribuendo a portare i valori di sostenibilità, innovazione ed etica nei loro calici.
20 di loro in rappresentanza delle regioni italiane e 3 ospiti internazionali parteciperanno gratuitamente alla manifestazione.
Sede principale del grande appuntamento e luogo espositivo per le cantine selezionate è la Scuola Grande della Misericordia.
La prestigiosa location diventerà un vero e proprio “red carpet del vino”: al piano terra ci sarà spazio per le degustazioni mentre al primo piano troveranno spazio una lounge per i momenti business e l’area per gli incontri in calendario nei 3 giorni e dedicati il 28 gennaio alla sostenibilità, il 29 all’innovazione e il 30 all’etica.
Qui saranno ospitati anche i lavori di “Wine for Future”.
A Ca’ Vendramin Calergi invece si svolgeranno attività di incontro e confronto aperte al pubblico oltre alle premiazioni delle cantine partecipanti e alla cena di gala.
In calendario, anche gli itinerari guidati che porteranno alla scoperta di storie di vino nei luoghi più suggestivi e insoliti di Venezia.
Il legame del territorio e le sue eccellenze
«Protagonista di “Wine in Venice” dal 28 al 30 gennaio 2023 è il comparto enoico e vitivinicolo nazionale declinato soprattutto nella versione dei consorzi, attori principali di questa prima edizione dedicata al settore a Venezia – spiega Riccardo Rabuffi Amministratore unico di Beacon Srl, partner dell’evento -. L’idea è quella di portare il vino al centro dell’attenzione ma di poter anche aprire ad altri settori quali il design, la moda, il life style in generale facendo leva sul suo potere di aggregazione e di creare contaminazioni. Penso che per questo Venezia sia il palcoscenico ideale».
“Wine in Venice” vuole dunque essere un momento celebrativo ma insieme un importante occasione di visibilità sia per le cantine, sia per i consorzi per promuovere le proprie denominazioni, ma anche per poter parlare di vino in generale attraverso le tavole rotonde che saranno significative per un focus sui trend dell’anno a venire.
Attualmente, come ha spiegato Riccardo Rabuffi, il settore del vino è molto importante e conta per un’importante quota del Pil nazionale pur se, come altri settori legati al comparto agricolo, soffre tendenzialmente di molte variabili, quali ad esempio quelle legate al meteo, difficilmente controllabili dall’uomo.
La nota positiva è che comunque è supportato da una grande domanda sia nazionale che internazionale che riesce a sostenere il livello di vendita e quindi la sopravvivenza e anche la crescita delle nostre cantine.
Silvia Bolognini