La scossa è stata registrata a Talla a una profondità di 10.4 km
Trema la terra nell’Aretino. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato il movimento tellurico alle 2.15 della notte di magnitudo 3.5.
La scossa è stata preceduta da un’altra di intensità minore poco prima delle 23. Fortunatamente non si registrano danni a persone e cose.
Due scosse di terremoto nella notte tra giovedì e venerdì
Nella zona di Talla, che si trova a circa 25 km da Arezzo, la seconda scossa, pure se di intensità classificata leggera nella scala dei terremoti, è stata avvertita nettamente.
Segnalazioni sono arrivate da Pratovecchio come da Poppi, Laterina e Castiglion Fibocchi. E’ stata anche avvertita nella zona est della provincia di Firenze.
La prima scossa è stata registrata sempre a Talla alle 22.48. E’ stato un fenomeno sismico di intensità 2.1 sempre della scala Richter.
Sciame sismico in Centro Italia
In queste ultime settimane il Centro Italia è stato interessato da diversi terremoti, in particolare nelle Marche.
La regione è interessata da uno sciame sismico che è iniziato lo scorso 9 novembre ed è proseguito fino a giovedì 24 novembre.
Nella giornata di ieri si sono infatti verificate 5 scosse, tutte in mare nel pesarese e al largo della costa marchigiana.
Com’è noto, in Italia ci sono tante aree a rischio sismico da avere una classificazione che distingue le regioni italiani a seconda della gravità.
In zona 1, vale a dire rischio alto, sono Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Calabria, Campania, Sicilia.
In zona 2, rischio medio alto, ci sono Marche, Emilia Romagna, Lazio, Veneto, Puglia e Basilicata.
in zona 3, rischio medio basso, Lombardia, Toscana, Liguria e Piemonte.
In zona 4, a sismicità bassa, ci sono Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.
La misura dei terremoti
La violenza di un terremoto si registra sia per la magnitudo sia per l’intensità.
La prima caratterizza l’aspetto di un terremoto misurando indirettamente l’energia rilasciata.
La seconda indica gli effetti locali e potenziali in base ai danni prodotti da un sisma sulla superficie della terra e di come esso colpisce uomini, animali, strutture e oggetti naturali come le masse d’acqua.
Ogni terremoto ha un solo valore di magnitudo, ma diverse intensità a seconda degli effetti prodotti che variano secondo parametri quali la distanza dall’epicentro, la resistenza sismica dalle strutture e le condizioni del suolo. Per misurare l’intensità dei terremoti si usano due scale: la Richter per l’energia liberata dal sisma, la Mercalli che corrisponde agli effetti provocati sul territorio.