Politica +

Il Governo Meloni ottiene la fiducia in Senato

Il Governo Meloni ottiene la fiducia in Senato
Il Premier Giorgia Meloni @Twitter Giorgia Meloni

Dopo la Camera sì al nuovo esecutivo anche in Senato.  Giorgia Meloni: «Subito al lavoro per rispettare gli impegni»

Dopo la Camera, con 235 voti favorevoli, anche il Senato ha votato la fiducia al nuovo Governo guidato da Giorgia Meloni.
Con l’ok anche da Palazzo Madama inizia ufficialmente l’era del nuovo esecutivo.
Così si esprime la prima donna a capo del Governo in un Tweet: «Abbiamo presentato in campagna elettorale un programma chiaro e dettagliato. Manterremo gli impegni: il vincolo tra rappresentante e rappresentato è l’assenza della democrazia. Subito al lavoro per rispondere alle urgenze dell’Italia».
Al senato, dopo 9 anni, è tornato Silvio Berlusconi. Nel suo intervento ha rivendicato il ruolo di “padre fondatore” del centrodestra, una coalizione, alla quale ha dato vita 28 anni fa e che ha scritto, ha sottolineato, pagine fondamentali nella storia della Repubblica.

Le priorità del nuovo esecutivo

Il Premier Meloni prima del voto ha replicato agli interventi dei senatori affrontando una serie di temi: dal tetto, da aumentare, ai contanti,all’energia, alla “tassa piatta”, fino al salario minimo, Pnrr e covid. Rigurado ai contanti, «c’è stata discussione ideologica collegando il tema all’evasione – ha precisato Meloni – ma non c’è correlazione con il sommerso. Ci sono Paesi in cui il limite non c’è, eppure l’evasione fiscale è bassissima, la Germania non ha un tetto, l’Austria neanche».

senato
La squadra di Governo

Riguardo la flat tax, chiamata da Meloni “tassa piatta”, il presidente  ha fatto due proposte: una sul regime forfettario, l’altra sulla flat tax incrementale al 15% su quanto dichiarato in più del triennio precedente. «E’ un segnale di merito – ha detto -. Chi ha fatto di più è giusto che venga premiato».

Sul tema dell’energia Meloni ha ribadito che è una grande priorità. «Prima di cercare nuove risorse, bisogna fermare gli speculatori, ci sono cose che si possono fare a livello europeo e nazionale. Continueremo a incalzare l’Europa a dare risposte comuni, se non sarà l’Europa penseremo al disaccoppiamento del prezzo. Penso che occorra lavorare con puntualità – ha ribadito – per aiutare le imprese e le famiglie recuperando le risorse dagli extra profitti e dall’extragettito».

Pnrr e guerra tra Ucraina e Russia

Un’altra priorità è il contrasto al lavoro povero capendo però il modo migliore per farlo.
Sul tema Pnrr, Meloni ha precisato che non c’è alcuna intenzione di stravolgerlo. Tuttavia sulla base dell’art.21 del Next Generation Ue,che consente di fare aggiustamenti con un cambiamento degli scenari, visto che quando è stato scritto non c’erano la guerra in Ucraina, la questione energetica e il rincaro delle materie prime, è opportuno, secondo il presidente del Consiglio, che magari si ragioni su interventi più efficaci.

senato
Giorgia Meloni @Twitter Giorgia Meloni

Netta la posizione sulla guerra tra Ucraina e Russia: «Spero e lavoro per giungere a una pace giusta, ma dobbiamo capire come ci si arriva, non si fa sventolando bandiere arcobaleno nelle piazze. Gli Ucraini si sono difesi, l’unica possibilità di favorire un negoziato è che ci sia un equilibrio tra le forze in campo. La pace si ottiene sostenendo l’Ucraina, consentendogli di difendersi, è la geopolitica. L’invio di armi? Se l’Italia si girasse dall’altra parte il resto dell’occidente continuerebbe a mandarle. La sola GB manda più armi di tutto l’occidente, cambierebbe quindi non l’esito della guerra, ma la nostra credibilità».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.


Leggi anche: