A meno di proroghe decise dal nuovo Governo, nei prossimi 2 mesi scadranno numerosi incentivi: ecco quali
Ieri, 24 ottobre 2022, è scaduto il termine per la presentazione delle domande per poter usufruire del “bonus psicologo”.
Ma sono molti gli incentivi di questo tipo, che hanno caratterizzato l’azione dello Stato degli ultimi anni, destinati a terminare di qui a fine anno.
La decisione ultima, su eventuali proroghe o rimodulazioni delle misure, spetta al Governo che si è appena insediato e che, tra i punti più caldi della sua agenda, ha proprio la definizione della strategia di aiuti a famiglie e aziende. Un intervento statale che ovviamente partirà dai sostegni contro il caro energia.
Finché non arriveranno i primi decreti in tal senso da parte dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni, e soprattutto la nuova Legge di bilancio, resta però in piedi l’attuale calendario di scadenze che riguarderanno i bonus soprattutto nei 2 mesi che ci separano dal 31 dicembre.
I bonus per l’edilizia
Un corposo pacchetto di bonus è quello messo in campo in campo edile. E va premesso che, per diversi incentivi in questo ambito, sono già previste scadenze che vanno oltre fine anno, con una validità che arriva fino al 31 dicembre 2024.
Si tratta del bonus ristrutturazione ordinario, del sismabonus ordinario, del bonus verde e del bonus mobili ed elettrodomestici.
Il bonus per l’acquisto della prima casa per gli under 36 ha invece scadenza al 31 dicembre 2022.
Tra i crediti di imposta sulle spese per i lavori edilizi di ristrutturazione, riconosciuti a proprietari e titolari di un diritto su un immobile o su un’abitazione, che scadranno il prossimo 31 dicembre ci sono anche il bonus facciate, il bonus rimozione barriere architettoniche e il bonus fotovoltaico.
Discorso a parte va fatto per il principale di questi bonus per l’edilizia: il Superbonus 110%.
Il Superbonus 110%
Una parte degli incentivi per migliorare la condizione energetica e strutturale dell’edificio, con riconoscimento di un credito d’imposta addirittura superiore alla spesa sostenuta, si chiuderà infatti a fine anno.
Si tratta di quelli previsti per lavori su edifici unifamiliari e sugli immobili degli Istituti Autonomi Case Popolari, in entrambi i casi ammessi al beneficio sei lavori svolti al 30 settembre rappresentavano almeno il 30% del totale.
È invece prevista una diversa scadenza, quella del 31 dicembre 2023, per gli interventi migliorativi effettuati su edifici appartenenti a cooperative.
Discorso più articolato, infine, per i lavori sulle parti comuni dei condomini.
L’aliquota al 110% è valida fino al 31 dicembre 2023, poi scenderà al 70% per gli interventi effettuati nel 2024 e al 65% per quelli del 2025, ultimo anno in cui è prevista la validità della misura.
I bonus di sostegno a famiglie e imprese
C’ è quindi la serie di bonus decisi dal Governo per contrastare il carovita e la crescita dei prezzi di elettricità e gas.
Per il bonus 200 euro una tantum, già erogato a lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati, con la progressiva estensione della platea dei beneficiari resta in piedi, fino al 30 novembre 2022, la possibilità di presentare richiesta da parte dei lavoratori autonomi con reddito annuo inferiore a 35 mila euro.
Una soglia inferiore, 20 mila euro, è invece stabilita per l’ulteriore bonus di 150 euro destinato a chi ha già goduto del bonus 200 euro, partite Iva comprese.
Anche in questo caso, comunque, la scadenza è quella del prossimo 30 novembre.
Scendendo ancora di reddito, chi ha un Isee sotto i 12 mila euro (20 mila se famiglia numerosa) ha diritto di godere anche del bonus sociale, che si traduce in uno sconto in bolletta di qualche centinaio di euro, ma fino al 31 dicembre.
Gli altri bonus
L’ultimo Consiglio dei ministri presieduto da Mario Draghi ha disposto un’ulteriore proroga, fino al 18 novembre, dello sconto sulle accise su benzina e diesel.
Riguardo ai carburanti, autotrasportatori, imprese agricole, agromeccaniche e della pesca potranno godere fino al 31 dicembre di un credito d’imposta del 20% sui costi sostenuti. Per tutte le imprese, inoltre, l’ultimo decreto Aiuti ha prorogato il credito d’imposta per l’acquisto di energia e gas ai consumi fino a fine novembre.
In scadenza il prossimo 31 dicembre ci sono anche il bonus da 550 euro una tantum per i lavoratori part-time, il bonus trasporti da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico, il bonus tv e decoder da 50 euro (con Isee familiare inferiore a 20 mila euro) e quello con rottamazione di un vecchio televisore (che prevede uno sconto del 20%, fino a 100 euro, sull’acquisto del nuovo). Il 15 dicembre, infine, scade la possibilità per le imprese di richiedere il voucher connettività per abbonamenti a internet ultraveloce.
Alberto Minazzi
Abbiamo iniziato i lavori del 110% a novembre 2021 di ristrutturazione condominio di 9 appartamenti e i lavori si sono interrotti ad aprile 2022 in cui hanno fatto il cappotto al tetto e le facciate esterne al’80%, mancano infissi ed altre opere, dal 5-4-22 è tutto bloccato per mancanza dei fondi dello stato, e tra breve l’agenzia delle entrate ci chiederà la restituzione dei soldi ( circa 2 milioni di euro) e andremo a vivere sotto i ponti come i barboni con i nostri figli con età compresa tra 5 e 9 anni. Lo stato ha trovato migliore finanziare la guerra in Ucraina piuttosto che completare il bonus 110%, ecco che MERDA DI PAESE È L’ITALIA