Dopo i wurstel e altri prodotti alimentari, il rischio di presenza del batterio riguarda questa volta un lotto di gorgonzola Dolce DOP di marchio Pascoli Italiani
Dopo le vittime per listeria riscontrata lo scorso mese nei wurstel a base di carni avicole prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli, un nuovo allarme “per possibile presenza di listeria monocytogenes” arriva ora dal gorgonzola.
Si tratta del lotto Dolce DOP di marchio Pascoli Italiani.
Il Caseificio Gelmini Carlo con sede a Besate (Milano), come indicato sul sito del Ministero della Salute, ha disposto il ritiro dal mercato del lotto 218246252, con marchio di identificazione It 03 39 e scadenza 8 novembre 2022, venduto in confezione da 300 grammi nei negozi Eurospin, per rischio microbiologico.
Possibile presenza del batterio, i cibi a rischio
Gli allarmi listeria di questi ultimi tempi segnalano anche il decesso di un uomo 75enne a Campobasso il cui primo indizio sulla causa di morte sembra essere della ricotta consumata poco prima di finire in ospedale.
La raccomandazione e “di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita per sostituzione o rimborso” spiega il Ministero della salute.
Il nuovo ritiro per listeria segue quelli avvenuti nelle settimane scorse che oltre ai wurstel hanno riguardato anche i tramezzini al salmone e maionese Allegri Sapori nei lotti n. 22952 e 22952 2 e i pancakes al cioccolato di marchio Bernard Jarnoux Crepier. L’azienda francese ha disposto il richiamo dal mercato del lotto 256 del prodotto, venduto in confezione da sei.
Nel caso del gorgonzola però si tratta per ora solo di un sospetto e non di un caso confermato.
Recentemente l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un elenco con gli alimenti più a rischio listeria.
In top position troviamo il formaggio molle con muffa in superficie come il Brie e il Camembert. Seguono il formaggio molle con muffa nelle masse come il gorgonzola e tutti i tipi di patè, il latte crudo, il salmone affumicato, i salumi poco stagionati e i cibi poco cotti. Ma anche la frutta e la verdura.
Cos’è la listeria
Il batterio listeria può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti.
La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare.
La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito, con maggior rischio di sviluppare la malattia in forma grave per gli immunodepressi e le donne in gravidanza.
I sintomi dell’infezione e i consigli per ridurre il rischio di contrarla
Tra i sintomi, si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata, fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.
Il Ministero della Salute suggerisce l’adozione di semplici regole igieniche nella manipolazione degli alimenti per ridurre il rischio di contrarre la malattia.
I consumatori sono invitati a prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti.
Innanzitutto lavarsi spesso le mani e pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali della cucina che vengono a contatto con gli alimenti come utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette.
La raccomandazione è poi quella di conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi. Infine è importante cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni riportate sull’etichetta, poiché il batterio è sensibile alle alte temperature.
Silvia Bolognini