Il sussidio sarà erogato in via automatica ai dipendenti con contribuzione figurativa integrale
Un’altra categoria di lavoratori fin qui esclusa dal contributo una tantum potrà usufruire del bonus di 200 euro introdotto con il decreto “Aiuti” dello scorso maggio. Sono i dipendenti con contribuzione figurativa integrale, come ha specificato l’Inps nella circolare contenente istruzioni applicative sul bonus dell’11 ottobre 2022.
Il bonus sarà erogato dal datore di lavoro
Per ricevere l’accredito della somma, che sarà erogata all’interno della busta paga di ottobre, i lavoratori interessati non dovranno presentare alcuna richiesta. Il bonus sarà infatti attribuito automaticamente dal datore di lavoro, che dovrà comunque controllare la sussistenza di alcuni requisiti e verificare il periodo di riconoscimento della contribuzione figurativa da parte dell’Inps.
I lavoratori interessati
Per ricevere il beneficio, il lavoratore deve essere effettivamente in forza nel mese di ottobre 2022, deve aver avuto un rapporto di lavoro a luglio di quest’anno e deve aver avuto nel 2021 un reddito inferiore ai 35 mila euro. Finora, queste categorie di lavoratori erano state escluse dal beneficio non avendo potuto beneficiare dell’esonero contributivo dello 0,8% per almeno una mensilità dal 1° gennaio al 23 giugno.
Cosa si deve fare
L’unico adempimento richiesto è il rilascio al datore di lavoro di una dichiarazione di non aver già beneficiato del bonus 200 euro, di essere stato destinatario di eventi con copertura figurativa integrale tra il 1° gennaio e il 18 maggio 2022 e di essere consapevole di non aver diritto al bonus se ne è già stato destinatario con erogazione d’ufficio da parte dell’Istituto.
I dipendenti con contribuzione figurativa integrale vanno ad aggiungersi così agli altri lavoratori dipendenti e pensionati che hanno ricevuto il bonus già a luglio, mentre sono ancora in attesa dell’erogazione i lavoratori autonomi.
I contributi figurativi
I contributi figurativi sono quelli riconosciuti e accreditati nelle gestioni pensionistiche senza che sia avvenuto alcun versamento effettivo o richiesto alcun onere a carico del dipendente. La copertura virtuale, in questi casi, garantisce la copertura dei contributi previdenziali nella prospettiva della maturazione di alcuni diritti, a partire da quello alla pensione, nei cui confronti vengono presi in considerazione anche in sede di calcolo dell’importo.
Si tratta di una possibilità concessa per periodi, tassativamente individuati dalla legge, durante i quali si sia verificata un’interruzione o una riduzione dell’attività lavorativa.
L’accredito del contributo figurativo avviene in alcuni casi d’ufficio e in altri su domanda del lavoratore.
Tra questi secondi casi rientrano ad esempio il servizio militare, il servizio civile, una maternità al di fuori di un rapporto di lavoro, l’aspettativa per cariche elettive o sindacali, l’assenza dal lavoro per donare sangue.
Tra i casi di accredito d’ufficio, invece, la cassa integrazione straordinaria e le indennità di mobilità o disoccupazione.
Alberto Minazzi