Le statistiche di Aci e Istat: lo scorso anno sono stati quasi 152 mila, quadruplicati quelli con i monopattini. Aosta la regione con meno incidenti. In Sardegna il maggior numero dei decessi
I numeri sono fin troppo elevati e in continua crescita.
Aumentano, invece di diminuire, gli incidenti stradali in Italia.
Secondo i dati più recenti elaborati da Aci e Istat, la percentuale di crescita degli incidenti in cui si sono registrate lesioni alle persone coinvolte è stata del +28,4% nel confronto tra il 2021 e l’anno precedente, attestandosi sulle medie pre-pandemia con un numero assoluto di 151.875. In media 416 al giorno.
Il dato più preoccupante è però quello legato alla mortalità: con 2.875 decessi sulle strade, 7,9 al giorno, l’aumento su base annua è stato del 20%. E, soprattutto, in 40 province, su 107, c’è una crescita anche rispetto al 2019, con numeri stabili in altre 7 province.
Le morti sulla strada nel 2021: i picchi
Al conto delle vittime, vanno aggiunti anche 471 pedoni (in 16.180 incidenti), di cui ben 50 nella sola provincia di Roma (seguono Milano con 20, Napoli con 18 e Torino con 15), e 220 ciclisti (prima Milano con 10, poi Padova e Pavia con 8, Ravenna e Forlì-Cesena con 7).
Per quanto riguarda i feriti, l’incremento dal 2020 al 2021 è stato invece del +28,6%, per un totale di 204.728 (mediamente 561 al giorno).
Quanto ai cosiddetti utenti “più vulnerabili”, sono quadruplicati (passando da 518 a 2.101) gli incidenti che hanno coinvolto i monopattini, con 9 decessi tra i conducenti (4 nella provincia di Roma), a cui si aggiunge un pedone morto dopo essere stato investito. Vi sono infine 13 persone che hanno perso la vita in bici elettrica.
In Sardegna il maggior incremento di decessi
A livello territoriale, gli incrementi maggiori di morti in incidenti stradali si sono registrati nella provincia di Oristano (+140%, per un totale di 12 morti), a conferma del record negativo della Sardegna, la regione che ha fatto registrare il maggior incremento di decessi (+20) rispetto al 2019.
Seguono le province di Savona (20 morti, +67%) e di Biella (13 vittime, +63%).
Per valori assoluti di incremento numerico, guidano Udine (+16 morti), Latina (+15) e Perugia (+10).
Quanto all’indice di mortalità (numero di morti ogni 100 abitanti), la media nazionale è di 1,89.
I valori più alti si registrano nelle province di Isernia (5,9), Sud Sardegna (4,8), Udine (4,7), L’Aquila (4,6) e Chieti (4,5).
Incidenti stradali mortali: i dati territoriali in calo
L’indice di mortalità è invece al di sotto di 1 in alcune province: Aosta, Trieste, Massa Carrara, Genova, Milano, Rimini, Lucca, Livorno, Ascoli Piceno.
Aosta è anche la città che ha fatto segnare il maggior decremento percentuale di morti sulle strade nel confronto tra 2019 e 2021: si è passati da 4 a 1 decesso (-75%).
Bene anche Trieste (4 morti, -73%) e Massa Carrara (4 morti, -71%).
Il dato, oltre che in Valle d’Aosta, risulta fortunatamente in significativo calo anche in altre realtà. Tra le regioni, in Molise (-46%), Trentino Alto Adige (-31%) ed Emilia Romagna (-20%).
In Calabria, la media del -18% è determinata da una discesa in tutte le province, tra il -38% di Crotone e il -3% di Cosenza. T
Tra le città, per valori assoluti spiccano infine i 30 morti in meno a Torino, -23 a Padova e Verona, -22 a Bolzano, -19 a Forlì-Cesena e Milano.
Alberto Minazzi