La misura ha riguardato in media 5,2 milioni al mese per 8,3 milioni di figli
Si tirano le prime somme che riguardano l’assegno unico per i figli fino a 21 anni di età. E’ una misura corrisposta dall’Inps a domanda, tranne che alle famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza (RdC). Per loro il pagamento, calcolato sottraendo dall’importo teorico spettante la quota di RdC relativa ai figli, avviene automaticamente. Nel complesso la spesa è arrivata a 7,2 miliardi.
9,2 milioni di figli tutelati, importo calcolato in base all’Isee
L’assegno unico ha tutelato nel complesso 9,2 milioni di figli. In particolare sono 8,8 milioni quelli dei nuclei non percettori di RdC includendo circa 250 mila genitori percettori al 50% dell’assegno unico non più appartenenti alla famiglia che riceve il reddito. La misura dell’assegno è determinata in base alla condizione economica della famiglia, verificata tenendo conto dell’Isee. Se questo è superiore a 40 mila euro o non viene presentato si paga l’importo minimo che è pari a 50 euro a figlio. Si tiene conto anche del numero dei figli con maggiorazione a partire dal terzo.
Ad agosto l’importo medio risulta pari a 128 euro nel caso di liquidazione relativa a un solo figlio e cresce all’aumentare del numero. Raggiunge un importo medio di 916 euro per nuclei con 4 e di 1.577 per famiglie con almeno 6. In riferimento all’Isee sono 3.856.309, il 46% del totale, i figli tutelati con reddito inferiore ai 15 mila euro, con un assegno medio di 194 euro a figlio. Risultano 303.706 i figli con famiglie che hanno Isee superiore a 40 mila euro, 1.619.938 quelli con Isee non presentato che hanno ricevuto l’importo minimo. Con Isee tra 15 mila e 20 mila sono invece 965.043 che hanno percepito l’assegno medio di 179 euro.
Come fare la domanda per l’assegno unico
Entrato in vigore da gennaio 2022 e valido a partire dal settimo mese di gravidanza, l’assegno Unico e universale si può avere anche per ciascun figlio maggiorenne a carico fino al compimento dei 21 anni. Questa situazione però necessita che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; svolga un tirocinio, vale a dire un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8 mila euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale.
La domanda può essere presentata accedendo al sito INPS al servizio “Assegno Unico e universale per i figli a carico” con SPID (identità digitale) almeno di livello 2, carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
In alternativa si può contattare il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 oppure rivolgersi agli enti di patronato che procederanno attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente.
La domanda è annuale, comprendendo le mensilità che vanno da marzo a febbraio dell’anno successivo e può essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale, a prescindere dalla convivenza con il figlio. Può farlo anche un tutore del figlio nell’esclusivo interesse del tutelato.