Anche il galateo, per il 6° “Pollo arrosto day”, si adatta alla pratica comune per oltre metà degli Italiani
Il quesito è chiaro: “Mani o forchetta?”. E il tema scelto per la 6^ edizione del “Pollo arrosto day”, la maratona social promossa dai produttori di carni bianche di Unaitalia che torna domenica 2 ottobre 2022 coinvolgendo influencer e grandi chef. E sicuramente incuriosirà molti.
Perché il pollo arrosto è consumato dal 95% degli Italiani e, secondo un’indagine Doxa, il 53% lo mangia con le mani, il 59% soprattutto a casa e in famiglia. E, per quel 64% che sarebbe disposto a farlo se il galateo lo autorizzasse, c’è una buona notizia: la pratica di mangiare il pollo senza l’ausilio delle posate presto sarà ufficialmente sdoganata anche dal bon ton.
Il pollo mangiato con le mani
Se, da un lato, gli studenti dell’Istituto Europeo di Design hanno inventato un utensile per non sporcarsi le mani mangiando il pollo, dall’altro il presidente e fondatore dell’Accademia italiana del galateo, Samuele Briatore, svelerà proprio in occasione della maratona social i 10 punti del manifesto “#polloarrostoconlemani”, con spunti e consigli per gustare il pollo arrosto senza posate.
“Il galateo – spiega – cambia nel tempo. Mangiare il pollo arrosto con le mani è un’eccezione e una trasgressione al diktat del galateo ortodosso che impone forchetta e coltello, ma oggi si può fare. Si tratta di un gesto che va oltre le formalità, da non fare mai in cene formali o al primo appuntamento”. Con buona pace di quel 29% che lo farebbe anche in questi casi, se l’etichetta lo permettesse.
Gli Italiani e il pollo
Il settore delle carni bianche in Italia vale 5,8 miliardi. E il pollo, con 21,43 kg pro capite annui, è la carne più consumata. Circa 40 milioni, il 74% della popolazione, lo mangia almeno una volta al mese, il 39% una volta a settimana e il 32% 2 volte ogni 7 giorni. Tra i maggiori consumatori, i giovani. E, non a caso, alla Doxa il 33% del campione ha risposto che il pollo arrosto lo fa tornare bambino.
Le carni bianche, poi, come sottolineano i nutrizionisti, sono ricche di proteine nobili, con al contrario pochi grassi e, comunque, prevalentemente “buoni”. Tanto da renderle consigliabili in tutte le fasce d’età, come cibo leggero e nutriente. Proprio la presenza di omega-3 e omega-6, ricchi di tripotofano, rendono inoltre pollo e tacchino alimenti che influiscono positivamente sul buonumore. L’unica notizia “negativa” riguarda la gustosa pelle arrostita: proprio per il suo contenuto di grassi, sarebbe preferibile scartarla.
Alberto Minazzi