Due morti in Toscana, pesanti danni dalla Liguria al Veneto (anche al campanile di San Marco). E l’allerta non è finita
Il pegno più pesante sono le 2 vittime, a Lucca e Carrara. Ma l’arrivo della perturbazione atlantica sull’Italia si è tradotto in danni, feriti e sfollati in tutto il centro-nord della penisola.
Dalla Liguria alla Toscana, da Lombardia ed Emilia Romagna al Veneto (dove vento e pioggia non hanno risparmiato nemmeno il campanile di San Marco, da cui sono caduti alcuni frammenti), non è stata risparmiata praticamente nessuna parte del territorio nazionale.
E, tra allerte, richieste di stato di calamità e dichiarazioni di stato di emergenza, l’attenzione resta massima anche per le prossime ore, quando alcuni fenomeni potrebbero ripetersi, prima di un weekend in cui fortunatamente si dovrebbe rientrare nella normalità.
La Toscana e i due morti
Il bilancio in termini di vite umane è stato tutto sommato contenuto, considerata la violenza dei nubifragi e del vento, che ha toccato i 140 km/h e ha provocato anche alcune trombe d’aria, che hanno costretto i vigili del fuoco a superare le centinaia di interventi.
A causare le 2 morti, oltre a numerosi feriti (come i 4 campeggiatori del Camping Italia di Marina di Massa, il passante di Camaiore, mentre 3 persone all’interno di una macchina sono state colpite da un pezzo di tetto a Barga), sono state le cadute degli alberi, che hanno travolto e ucciso un uomo a Sorbano del Giudice, nel Lucchese, e una donna nel parco La Malfa di Carrara.
La Regione Toscana ha comunicato inoltre che un centinaio di persone, tra Massa e Carrara, sono state costrette ad evacuare le proprie abitazioni. E poi pesanti danni alle strutture balneari della Versilia, numerose chiusure di tratti di strade statali e stop di 7 ore al tram, a Firenze, sulla linea per Scandicci, dopo che un mezzo era stato colpito da un albero nel parco delle Cascine.
Il governatore Eugenio Giani ha quindi firmato lo stato di emergenza regionale della durata di 6 mesi, auspicando anche quella nazionale. Una richiesta, quella di arrivare allo stato di calamità nazionale, che è stata avallata anche da Emilia Romagna e Liguria.
Il maltempo in Liguria
La prima regione a essere colpita dal maltempo è stata la Liguria, dove è stata prolungata l’allerta meteo gialla per temporali. Pur senza feriti gravi o vittime, il conto, soprattutto nel Levante, è comunque di una ventina di sfollati per i tetti scoperchiati tra Cogorno, Chiavari e Lavagna.
Il maltempo ha infatti provocato grandine e trombe d’aria, con vento fino a 140 km/h sulla costa di La Spezia e a 127 km/h nell’entroterra vicino a Chiavari. Nel comune di Cogorno, in 5 minuti sono caduti 20 mm di pioggia, nella regione, in un’ora, 36 mm.
Molto lungo l’elenco di danni e disagi. Si va dagli alberi abbattuti, ai danni alle abitazioni, alle auto, alle comunicazioni (in particolare a Luni, al confine con la Toscana) e alle linee elettriche. La mareggiata tra Chiavari e Sestri Levante ha portato alla chiusura della linea ferroviaria (ripresa solo alle 13.40 di ieri su un binario unico) per il deposito di materiali e addirittura di cabine delle spiagge.
Danneggiati da una tromba d’aria, fortunatamente senza necessità di interrompere il servizio, anche gli ospedali di Lavagna e Sestri Levante.
Venezia e il Veneto
A fare notizia, in Veneto, è stato soprattutto il distacco di frammenti di mattoni dal campanile di San Marco, a Venezia, costringendo a transennare la zona, con anche tavolini e ombrelloni dei bar volati in piazza. Le raffiche di vento fino a 115 km/h e la forte pioggia (18 mm in mezz’ora) abbattutasi sul capoluogo veneto hanno in soli 10′ provocato numerosi danni.
Si è verificato infatti un “downburst”, cioè l’aumento dell’intensità del vento in pochi minuti da 10 a 70 km/h, a causa di forti raffiche di vento discensionale. Nella zona dei Giardini, il chiosco di un’edicola è stato divelto dalla forza del vento. Anche nell’isola del Lido di Venezia danneggiate diverse strutture all’aperto e chiusura dello stabilimento di Venezia Spiagge che è stata prolungata fino a oggi, venerdì 19, per la risistemazione dei danni.
Tra le città maggiormente colpite, Chioggia, dove il temporale si è abbattuto in occasione del mercato all’aperto, causando danni ai banchetti. Nel resto del Veneto, il temporale ha provocato allagamenti e cadute di alberi, con conseguenti interruzioni stradali. In alcune zone del Veronese in poche ore si sono registrati oltre 20 mm di pioggia.
Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha quindi dichiarato lo stato di emergenza regionale, con particolare riguardo alla Città Metropolitana di Venezia e alla Provincia di Rovigo.
Il Ferrarese e l’Emilia Romagna
Un’altra regione che sta facendo i conti dei pesanti danni legati al maltempo è l’Emilia-Romagna, in particolare la provincia di Ferrara e la Bassa Modenese (con oltre 200 interventi dei vigili del fuoco), a cui si è aggiunta nelle ultime ore la provincia di Parma, con grandinate che hanno causato sul terreno uno strato fino a 20 centimetri soprattutto in Val Taro e Val Ceno.
I comuni del Ferrarese che hanno registrato le più pesanti conseguenze sono Bondeno, a causa di una tromba d’aria che ha danneggiato i tetti di una trentina di abitazioni e alcune aziende e un albero si è abbattuto su una palestra comunale, e la frazione di Boara del capoluogo, dove una gru è caduta su alcune villette a schiera e appartamenti, rendendone uno inagibile.
Nel Modenese, San Felice sul Panaro, dove sono stati danneggiati gli hangar del Campo-Volo e 11 famiglie sono state evacuate da una palazzina scoperchiata dal vento. A causa della caduta degli alberi, è stato inoltre chiuso temporaneamente il raccordo autostradale tra Ferrara e Porto Garibaldi.
Il resto d’Italia
A completare il quadro, in Friuli Venezia Giulia sono state oltre 400 le chiamate al numero unico di emergenza 112 per tetti scoperchiati, caduta di alberi e infissi, pali dell’elettricità adagiati su edifici o su autovetture, in particolare nel Pordenonese. Si è poi reso necessario soccorrere in mare un’imbarcazione rimasta in avaria, al largo di Sistiana-Trieste e soccorrere 4 bambini a Muggia a causa del capovolgimento delle loro barche a vela. Segnalati anche guasti su linee elettriche di media tensione nelle province di Udine e Pordenone.
Al momento, tranne l’allagamento di alcuni scantinati nel basso mantovano, non si segnalano invece particolari danni dalla Lombardia. Anche se, in seguito all’allerta emanata dalla Protezione Civile, il Comune di Milano ha deciso di tenere chiusi i parchi recintati, invitando la popolazione alla massima attenzione.
Allerta gialla anche nel nord-ovest della Sardegna, per l’arrivo di una forte perturbazione dalle Baleari, prevista in intensificazione in queste ore, così come il maestrale. Le previsioni, in ogni caso, sembrano indicare una breve durata dei fenomeni. Oltre che sulla Sardegna, il Dipartimento di Protezione Civile nazionale si sta concentrando anche su Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, dove è atteso a breve l’arrivo della perturbazione che ha colpito il nord.
Alberto Minazzi