Milano la più cara, aumenti record a Padova. E a Venezia boom delle richieste
Anche sul fronte degli alloggi per studenti e lavoratori fuori sede il pesante impatto della pandemia è alle spalle. Con il ritorno della domanda ai livelli pre-Covid, anche i prezzi degli affitti delle stanze singole nelle città universitarie hanno infatti ripreso a salire. Lo sottolinea l’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights.
Il quadro generale
Il prezzo medio di una stanza in affitto è ora attestato sui 439 euro al mese, l’11% in più rispetto allo scorso anno. Per contro, un posto letto in una doppia costa mediamente 234 euro, il 9% in meno.
L’aumento delle cifre richieste a chi cerca un alloggio si ricollega alla continua crescita della domanda. Nel confronto con il 2021, questa è aumentata del 45% per le camere singole e del 41% per le doppie.
Al contrario, sottolinea il rapporto, lo stock di locazioni disponibili sul mercato si riduce, rimanendo ben lontano dai volumi degli scorsi anni, pur con un segno positivo (+7%) per quanto riguarda le singole.
Milano e le città più care
La leadership di Milano come città più cara, intanto, non è assolutamente a rischio. Roma, seconda classificata, è infatti ben distante, con i 465 euro medi richiesti per una camera singola e i 248 per una doppia.
Nel capoluogo lombardo è stato invece superato per la prima volta il muro dei 600 euro al mese per una stanza singola: esattamente 620., con un +20% rispetto al 2021, ma anche un +8,2% nei confronti di quanto si pagava prima della pandemia. Il posto in stanza doppia, a Milano, costa invece mediamente 321 euro.
La parte alta della graduatoria vede quindi Padova e Firenze, che superano di poco i 450 euro per una singola, seguite da Bologna con 447. Si riesce invece a restare mediamente sotto i 400 euro per una camera singola a Torino e Venezia (circa 360 euro per entrambe, con il capoluogo lagunare rincarato di oltre il 10%) e a Napoli (337 euro).
Padova e il record degli aumenti
Come Milano, anche Firenze nell’ultimo anno ha fatto segnare un aumento dei prezzi del 20%. In questo caso, però, il più significativo “segno più” è quello di Padova, dove un alloggio costa oggi il 40% in più del 2021.
Tra le altre città da segnalare, quelle dell’Emilia. Bologna, su base annua, ha registrato un incremento dei prezzi d’affitto del +16,7%. Modena si è invece “fermata” al +12,6%, ma è il confronto col periodo pre-pandemico (+28,6%) a spiccare.
Vi sono comunque anche città in controtendenza, con le locazioni che costano meno nel 2022 rispetto al 2021. A Pescara, ad esempio, la discesa è stata del -19,4%. Catanzaro è diminuita del -10,6%, anche se il confronto con il 2019 fa segnare un +16,4%.
Venezia e il boom della domanda
L’aumento delle richieste di alloggi ha riguardato quasi tutti i principali poli universitari italiani. Il record dell’incremento di domande è quello di Venezia dove, a far da contraltare a un’offerta in netta diminuzione (-26%), c’è il +373,2% delle richieste.
La domanda è più che raddoppiata a Napoli (+118%) e Latina (+102,2%), con anche Palermo (+97,2%) e Novara (+93,4%) vicini a questa soglia. Deciso, al contrario, il calo di Ancona (-34,4%), Trieste (-27,7%) e Genova (-22%).
“La situazione – commenta Carlo Giordano, board member di Immobiliare.it – la situazione è tornata a una sostanziale normalità. Studenti e lavoratori hanno innescato di fatto la ripresa del mercato delle locazioni. È prevedibile che, con la crisi alle spalle, si ritorni alle logiche di crescita continua, soprattutto dove l’offerta di immobili scarseggia”.
Alberto Minazzi
Semplice, ogni studente studiera’ nell’ateneo della propria provincia o regione. Cosi facendo, risparmiera’ un sacco di soldini. Più semplice di così.