Proteggerà la chiesa per almeno tre anni, i lavori dovrebbero concludersi entro ottobre
La Basilica circondata da una barriera in vetro. Sarà questa l’immagine che si vedrà a breve arrivando in Piazza San Marco.
Del progetto si parlava da tempo ma ora è entrato nel vivo.
Dal prossimo autunno dunque quest’opera consentirà di tenere all’asciutto il prezioso gioiello del salotto veneziano. Gli ultimi test sulla tenuta idraulica della protezione per la difesa dall’acqua alta intermedia sono stati brillantemente superati.
Così tra fine agosto e i primi giorni di settembre attorno al perimetro della Basilica inizierà il montaggio della barriera che bloccherà l’invasione dell’acqua.
Il sistema di difesa in vetro
Realizzata in vetro trasparente il meno impattante possibile, la barriera agirà per fermare le maree inferiori ai 130 cm sul medio mare, quota che non prevede la messa in funzione del Mose ma che è sufficiente per allagare Piazza San Marco e la Basilica. La magnifica chiesa bizantina con il suo pavimento mosaicato del XII secolo, le sue colonne e i pregiati marmi si trova nella zona più bassa della città che, in particolare negli ultimi decenni, è stata aggredita da sempre più frequenti maree.
“La protezione – spiega l’architetto Mario Piana, Proto di San Marco (il Proto è quella figura che ha il compito di progettare, dirigere, verificare gli interventi di conservazione della Basilica e dell’intero patrimonio marciano, ndr) – si colloca attorno alla Basilica. È un progetto significativo per la salvaguardia dell’opera, basti pensare che il nartece (l’ingresso, ndr) si allaga già con maree di 64 cm. Il complesso sistema di pompe che protegge fino a 85 cm per questo non bastava. Ciò significa che ogni volta che c’è anche una lieve marea pavimento e colonne sono a mollo nell’acqua salata con conseguenti danni”.
Una volta ultimata la barriera in vetro coprirà circa 130 metri, vale a dire il perimetro della Basilica a protezione del suo valore storico artistico. A comporla ci sono lastre di circa 5 metri ciascuna e altre di dimensione minore collegate tra loro.
La protezione temporanea
“La protezione anti acqua alta – continua Mario Piana – è un’opera provvisoria che sarà smontata una volta completati i lavori di messa in sicurezza dell’intera area Marciana. Dovrebbe rimanere operativa per almeno 3 anni. Secondo le ditte che la costruiranno è previsto che i lavori si concludano entro ottobre”. La barriera in vetro fa parte di un ampio progetto che prevede interventi per la salvaguardia dell’intera isola Marciana.
“Assieme a questa protezione – conclude Mario Piana – quando entrerà in funzione, sarà attivo anche il sistema di condotte idrauliche (momentaneamente sospeso per i lavori in corso) attraverso valvole che si trova sotto la Piazza. I vecchi condotti sono stati restaurati nel 2019 e impermeabilizzati in modo che non perdano acqua. Sono collegati con bocchette che vengono chiuse in caso di acqua alta. Delle pompe espellono poi gli accumuli”.
Area Marciana, al via il cantiere in ottobre
Nelle ultime settimane, nel corso dei lavori per ultimare le fondazioni dove sarà installata la barriera protettiva in vetro sono emersi nuovi reperti archeologici allo studio della Soprintendenza come quelli precedentemente rinvenuti. La difesa provvisoria per la Basilica rientra nel progetto di messa in sicurezza dell’intera area Marciana che comporterà anni di interventi. Il primo stralcio da 6,5 milioni di euro prenderà il via in ottobre non appena chiuso il cantiere per realizzare la barriera in vetro.
Silvia Bolognini