L’annuncio del presidente Zaia: “Non possiamo omologarci a questa strage”
A dicembre 2019, la campagna-shock “Okkio alla vita, guida con prudenza”, lanciata dalla Regione Veneto, suscitò molte reazioni per la crudezza delle immagini scelte per veicolare soprattutto ai giovani il messaggio della sicurezza stradale. “Quella campagna – ricorda il presidente Luca Zaia – ebbe però il merito di innescare tra i ragazzi la discussione su questi temi”.
Dopo i diversi episodi di cronaca degli ultimi giorni, che hanno riproposto il triste fenomeno degli incidenti che hanno coinvolto con esiti letali i più giovani, la Regione è dunque adesso pronta a rilanciare. “In Giunta – prosegue Zaia – abbiamo approvato una delibera in tal senso, perché non possiamo assolutamente omologarci a questa strage”.
Il Veneto e gli incidenti stradali dei giovani
Il compito della Regione, ha aggiunto il presidente, sarà quello di “cercare di mettere in piedi un’immagine coordinata della campagna”. L’obiettivo è cioè quello di “rimettere in moto la macchina”. “Senza bisogno di tante riunioni – illustra Luca Zaia – occorre il contributo di tutti: dai media alle discoteche, dai gestori dei ristoranti alle associazioni di categoria”.
Una scelta che il governatore motiva ulteriormente rimarcando che “magari fosse solo un problema di strade: è soprattutto un problema di educazione alla sicurezza stradale. Il Veneto registra una elevata mortalità dei giovani sulle strade. E il 46% dei giovani che muoiono in macchina lo fa dopo un’uscita fuori strada in solitaria”.
Il punto-Covid
Zaia ha dato l’annuncio della ripartenza della campagna sulla sicurezza stradale nel corso dell’incontro con stampa post Giunta a Palazzo Balbi. Che ha fornito anche l’occasione per fare il punto sull’andamento della pandemia.
“L’andamento previsionale basato sull’esperienza del Portogallo, che per primo ha affrontato questa ondata estiva – ha sottolineato Zaia – è stato rispettato. Il picco è stato toccato, come ci aspettavamo, a fine luglio e adesso siamo in una sorta di “soft landing””.
In altri termini, pur invitando a non abbassare la guardia, il presidente spiega sta accadendo quanto previsto, con una bassa letalità unita a un’alta contagiosità. “Con un’incidenza settimanale di 626,6 – fa notare – se fosse ancora il virus di prima, avremmo tutti gli ospedali paralizzati”.
Invece, le terapie intensive sono occupate al 3% e l’area medica all’11%. Sul fronte vaccinale, le somministrazioni hanno superato gli 11,3 milioni di dosi, con oltre 3,5 milioni di booster.
Il bilancio
Il Covid, però, è costato al Veneto oltre 1,5 miliardi di euro di spesa sanitaria. “Questo – ammette Zaia – sarà uno dei primi punti su cui tutte le Regioni dovranno confrontarsi con il Governo”. Intanto, però il Veneto ha deliberato la legge di stabilità. “Siamo i primi in Italia a farlo e spero che questo bilancio, “rigoroso” e al momento ancora tax free, sarà approvato tra fine ottobre e inizio novembre”.
Il bilancio è stato tarato su 17 miliardi, di cui circa 9,75 di spesa sanitaria e di fatto solo 67 milioni di marginalità per la spesa disponibile, con un’ulteriore limatura del 15%. “Non ci sarà nessun taglio al settore cultura”, ha però annunciato l’assessore al Bilancio, Francesco Calzavara. Tra le priorità individuate da Zaia, invece, “i bisogni dei cittadini, dal sociale all’ambiente”.